Parte dal carcere di Gazzi la protesta dell’Ugl Polizia Penitenziaria per richiamare l’attenzione delle istituzioni sui tanti problemi che affliggono il comparto. Una manifestazione molto partecipata quella di sabato davanti all’istituto siciliano, emblema di inefficienza non solo a livello regionale.IMG_5406
“Il successo raggiunto – ha spiegato in piazza Alessandro De Pasquale, segretario nazionale Ugl Polizia Penitenziaria  – rappresenta solo l’inizio di una battaglia che la nostra Federazione intende intraprendere accanto alle donne e agli uomini della Polizia Penitenziaria”.
Presenti alla manifestazione anche Giuseppe Messina, segretario Ugl Sicilia, Antonio Piazza, segretario Ugl Polizia Penitenziaria Sicilia, Antonio Solano, segretario provinciale dell’Ugl Polizia Penitenziaria di Messina, e Antonio Donato, componente della segreteria provinciale dell’Ugl Polizia Penitenziaria di Messina. A dare sostegno all’iniziativa anche l’On. Vincenzo Figuccia (FI), deputato dell’Assemblea Regionale Siciliana, i membri dell’associazione Codici Sicilia, delegazione territoriale di Messina, con la responsabile Melita Cafarelli, l’associazione Diritti e tutele-AD&T e il sindacato Sippe.IMG_5407
Tante le criticità che si riscontrano nell’istituto penitenziario messinese, oltre al sovraffollamento. “È inammissibile – ha dichiarato De Pasquale  – che in una struttura pubblica siano presenti ancora circa 250 mq di eternit, che costituiscono fonte di preoccupazione per tutte le persone che svolgono attività lavorativa all’interno della struttura penitenziaria messinese alle dipendenze di una Pubblica Amministrazione ma soprattutto per tutta la cittadinanza messinese”. Inoltre, ha spiegato il sindacalista “da oltre un anno  non c’è acqua calda corrente per i poliziotti e gli ambienti destinati al personale femminile siano sprovvisti di servizi igienici, nonostante lo preveda la legge”.