di Caterina Mangia

Una vita trascorsa a combattere l’emarginazione e l’odio, quello stesso odio che ieri l’ha uccisa.
Con l’omicidio avvenuto ieri della parlamentare labour e anti-Brexit Jo Cox, aggredita con un coltello e colpita con tre spari di pistola davanti alla biblioteca pubblica di Birstall, nel Nord dell’Inghilterra, la campagna referendaria sull’uscita della Gran Bretagna dalla Ue si tinge di sangue. Ieri i leader dei due fronti in competizione – il “Leave” e il “Remain” – hanno immediatamente sospeso la campagna elettorale.
Testimoni riportano che il presunto assassino, Tommy Mair, 52enne fermato dalla polizia, abbia compiuto il suo gesto feroce urlando tre volte “Britain First”, citando l’omonimo partito di ultradestra britannico.
Molto verosimilmente l’accaduto avrà forti ripercussioni sull’esito del referendum del 23 giugno.
All’alba del giorno dopo emergono ulteriori dettagli sul profilo del killer, sostenitore di National Alliance – un gruppo neonazista americano che ha cessato le attività nel 2013 – e iscritto alla Newsletter dello Springbok Club, organizzazione suprematista bianca visceralmente ostile all’Europa e che propaganda l’apartheid.
Da alcuni mesi la deputata Cox, sempre in prima linea nella difesa dei migranti  e per la soluzione della questione siriana, aveva ricevuto delle minacce, ma  a quanto sottolinea il Times, la revisione delle misure di protezione da parte della polizia era ancora in corso.jocox2
A seguito delle numerosissime testimonianze di cordoglio arrivati ieri alla famiglia di Cox, oggi il messaggio del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella alla Regina del Regno Unito, Elisabetta II: “sono certo che quest’ennesima azione, di inaudita ferocia, ci rafforzerà nella comune lotta contro ogni forma di odio e di violenza affinché il dibattito politico possa rimanere sempre libero e aperto”. Il Capo dello Stato ha poi espresso “a nome di tutti gli italiani e mio personale, solidale vicinanza” al popolo britannico e “il più profondo cordoglio alla famiglia” della deputata.
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invece commentato: “una donna che ha interpretato la politica come servizio è stata uccisa, quindi prima di tutto vengono i sentimenti di vicinanza. Poi c’è il tema dell’odio, che deve essere sconfitto da tutti gli uomini di buona volontà”.
Anche la Commissione Ue ha reso omaggio alla memoria di Jo Cox, con il portavoce Margaritis Schinas: “da parte della Commissione Ue e degli amici e colleghi paghiamo tributo a Jo. La sua morte ha scioccato e rattristato molti nel mondo e in questa città dove aveva molti amici che piangono la sua morte. Ovunque abbia abitato e lavorato ha lasciato dietro di se’ affetto e ricordi felici e questa città non è un’eccezione. Jo aveva dedicato la sua vita al servizio pubblico e oggi onoriamo la sua memoria”.