Capire meglio il fenomeno della poverta’ in Italia per contrastarlo con efficacia. Questo l’oggetto del convegno che si e’ tenuto oggi presso la sala Aldo Moro di Palazzo Montecitorio a partire dalle 15.30.
L’evento, dal titolo evidentemente polemico – “Il Belpaese” -, e’ stato voluto e promosso dall’On. Renata Polverini, Vice Presidente della XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato, responsabile dipartimento nazionale pimageolitiche del lavoro e sindacali di Forza Italia: per la deputata si deve dare “una risposta innovativa”, anche perche’ il disegno di legge delega sulla poverta’, collegato alla legge di stabilita’ 2016 e ora in discussione alla Camera, “rischia di non dare risposte strutturali” al problema dell’indigenza.
Nel suo intervento nel corso del convegno, Polverini ha sottolineato che “sono tante le questioni aperte”: “bisogna rivedere il tema dell’Isee e sull’assegno di accompagnamento c’e’ un grande dibattito”. “Il Governo – ha proseguito – continua ad agire in maniera solitaria”, ma “e’ necessario lavorare insieme ai Comuni, agli attori sociali che si occupano della questione. Siamo ancora in tempo per dare una risposta piu’ significativa e davvero innovativa a quello che e’ un problema importante”.
Il convegno, moderato da Ettore Colombo, giornalista del Quotidiano Nazionale, e al quale ha partecipato il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, è stato l’occasione per presentare la relazione sulla povertà, il disagio e l’esclusione sociale in Italia realizzata dall’Istituto per le Ricerche Economiche e Sociali; a illustrarne i contenuti è stato lo stesso presidente dell’Iper, Stefano Cetica: “In Italia – ha sottolineato – il 12,9 per cento della popolazione vive in condizioni di poverta’ relativa, il 6,8 per cento in condizione di poverta’ assoluta”. “La relazione – ha aggiunto – e’ una lente di ingrandimento sul fenomeno della poverta’: che il ddl parli di ‘universalismo selettivo’ e’ un ossimoro, inoltre bisogna intervenire sulle famiglie, che la legge poco attenziona, e sul lavoro per far fronte al fenomeno dei “working poor”, i lavoratori con redditi bassi. Questa legge si riflette anche sui Comuni, che sono il front office per i poveri, ma hanno poche risorse e disallineate. Bisogna fare qualcosa adesso”. image
Secondo Cetica per far uscire tutti i residenti in Italia dalla condizione di poverta’ relativa “occorrerebbero circa 9 miliardi di euro”. “In un paese con dati cosi’ importanti sulla poverta’ forse i 10 miliardi utilizzati per il bonus degli 80 euro, visto che anche alcuni cittadini sono stati costretti a restituirli, li avrei usati per dare risposta ad altre emergenze”, ha aggiunto l’On. Polverini.
Numerosi gli ospiti e le personalità che sono intervenute, a partire dall’On. Simone Baldelli (FI), Vice Presidente della Camera dei Deputati, che ha portato i suoi saluti: “la poverta’ riguarda quasi un milione e mezzo di famiglie per un totale di quattro milioni di cittadini; si tratta di un numero assai importante di persone”. Baldelli ha poi parlato di “storture di tipo tecnico” a cui il Governo deve porre rimedio, come quella riguardante “i cosiddetti ‘incapienti’ che hanno dovuto restituire il bonus da 80 euro”.
Per l’On. Paolo Beni (PD), componente della XII commissione Affari Sociali, “la legge di stabilita’ e’ stata una svolta almeno negli intenti, c’e’ un investimento consistente” per la lotta alla poverta’. Tuttavia ha ammesso che “il ddl delega introduce alcune cose molto buone, ma si puo’ fare di piu'”.
Tra gli interventi quello di Marco Impagliazzo, Presidente della comunita’ di S. Egidio, secondo cui “il tema della poverta’ e’ sempre più complesso in quanto la societa’ e’ in continuo mutamento; il panorama attuale e’ caratterizzato dall’impoverimento del ceto medio e da disuglianze crescenti”.
Per Aldo Morrone, direttore dipartimento salute globale Istituto San Gallicano (IRCCS), “si assiste all’allarmante trinomio disuguaglianze-impoverimento-malattia: le persone con poche risorse economiche sono quelle che si ammalano di più, per questo e’ inaccettabile la logica dei tagli alla sanita’”. E’ stata poi la volta di Rosario Trefiletti, Presidente
Federconsumatori: “gli indici riguardanti salute, abbigliamento e cultura registrano tutti il segno meno e denotano una situazione sempre più tragica per le famiglie povere; non diminuiscono solo i consumi, ma la qualita’ della vita delle persone”. Eva Torselli, assessore ai servizi sociali del Comune di Aprilia, ha sottolineato che “il 20 per cento del bilancio del Comune e’ indirizzato al sociale: una buona amministrazione tiene conto del capitale umano che sono i cittadini e del loro benessere”.
image E’ stata poi la volta delle parti sociali: per Ornella Petillo, segretario confederale UGL- Welfare, “serve più equita’ sociale e in particolar modo il quoziente familiare”. La sindacalista ha poi pronunciato un sonoro ‘no’ allo sfruttamento del lavoro minorile e ha sottolineato che la correlazione tra il quest’ultimo fenomeno e la poverta’ “e’ molto stretta”. Petillo ha poi spiegato che ha chiesto ad alcuni referenti territoriali dell’Ugl di applicare le linee guida del ddl delega sulla poverta’, ma si “sono rivelate inadeguate”. “Se non viene usata nel giusto modo – ha concluso – qualsiasi risorsa e’ sprecata e inutile”. Per Nicola Marongiu, coordinatore area contrattazione sociale CGIL,”con il ddl delega sulla povertà il Governo ha fatto un passo avanti, ma ora è necessario che il Parlamento si impegni per cercare di capire se questo strumento deve restare confinato nel disegno dell’esecutivo o se potrà avere caratteristiche universali”.
Maurizio Bernava, segretario confederale CISL- dipartimento pubblico impiego e politiche sociali, ha invece sottolineato che “sulla povertà non possiamo limitarci a denunciare i problemi, dobbiamo trovare delle soluzioni. Non si può continuare con piccoli interventi ma trovare le giuste risorse per una risposta strutturale al problema, partendo ad esempio da una ristrutturazione e riorganizzazione del sistema di Welfare”.
E Silvana Roseto, segretario confederale UIL- politiche del sociale e sostenibilita’: “bisogna chiederci anche quale sara’ l’impoverimento del futuro, quando tanti giovani, oggi precari e senza tutele, dovranno andare in pensione”. Nel corso del convegno, l’On.Polverini ha rivolto un augurio di pronta guarigione “al nostro presidente Silvio Berlusconi che domani dovra’ affrontare un’operazione delicata”. “Un leone come lui sapra’ riprendersi presto e tornare a combattere piu’ forte di prima”, ha aggiunto, riscuotendo un lungo e caloroso applauso.
In ultimo, un riferimento alla polemica su “uno sciopero sulla sicurezza dei lavoratori e dei passeggeri che si svolgera’ tra qualche ora a Roma nel TPL semplicemente perche’ un’organizzazione sindacale, l’UGL, avendo valutato tutte le date e gli orari possibili in cui non si arrecavano danni agli utenti si asterra’ dal lavoro durante una partita di calcio e per questo oggi viene accusata pesantemente. Il Prefetto ha affermato che non ci sono le prerogative per una precettazione, il garante ha ribadito che questo sciopero e’ legittimo: solo Giachetti continua a fiancheggiare l’Atac nella sua miope politica di far pagare ai lavoratori ed agli utenti la sua pessima organizzazione aziendale e gli scarsi investimenti in sicurezza”.