Scatta la protesta dei dipendenti di Aeroporti di Puglia. Nella giornata di ieri l’Ugl Trasporto Aereo,  Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti hanno proclamato quattro ore di sciopero.

Una mobilitazione che proseguirà ad oltranza “a causa – si evince dal verbale sottoscritto presso la sede della Regione Puglia –  della rottura delle relazioni industriali con la suddetta società”.

I lavoratori, infatti, denunciano “relazioni sindacali ormai quasi azzerate, riposi dimezzati per i lavoratori, turni impossibili da reggere anche fisicamente e trasferimenti del personale che penalizzano le singole professionalità”.

A tutto questo si unisce – si legge nella nota firmata congiuntamente dai segretari regionali Puglia trasporto aereo di Ugl Trasporto Aereo, Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Uilt  – l’indifferenza del socio di maggioranza, rappresentato dalla Regione Puglia, considerando che i sindacati hanno più volte chiesto un tavolo sindacale regionale per fare chiarezza sul futuro della Società aeroportuale alla luce delle nuove normative”.

Nel pomeriggio di ieri è arrivata anche la replica di Aeroporti di Puglia, che nega una correlazione tra lo sciopero e i ritardi avvenuti questa mattina.

Sugli aeroporti di Bari e Brindisi – si legge nella nota da loro inviata – non si sono verificati ritardi, disagi ai passeggeri e variazioni rispetto alla normale programmazione in arrivo e partenza dei voli”.

La società ha anche dichiarato di aver sempre rispettato i lavoratori e i rappresentanti sindacali, attraverso l’ausilio di forme contrattuali basate sulla produttività e sulle esigenze, non solo economiche ma anche famigliari, dei lavoratori.

Tempestiva la risposta di Vincenzo Abbrescia, segretario regionale Puglia dell’Ugl Trasporto Aereo, che attraverso una nota stampa precisa che “il comunicato stampa divulgato dalla Società Aeroporti di Puglia S.p.a  è fantasioso e strumentale. Rammarica, leggere dichiarazioni societarie –  precisa il sindacalista –  da parte di un management che evidentemente non ha altre argomentazioni che divulgare dati e circostanze, confutate semplicemente da quella che è la situazione reale presente presso gli scali di Bari e Brindisi.

Ma in considerazione che la fantasia non ha limiti, lo sforzo di Aeroporti di Puglia si spinge al punto di riferire che lo sciopero avrebbe trovato l’adesione di una percentuale quasi insignificante e che tutto l’operato della Società sia retto dal pieno rispetto delle norme contrattuali”.

E’ doveroso, quindi, precisare, che la prima giornata di sciopero di ieri “ha trovato un ampia adesione dei lavoratori, che ormai esasperati hanno anche manifestato presso la sede della Regione Puglia chiedendo l’intervento diretto del socio di maggioranza (per il 99 per cento le azioni di Aeroporti di Puglia sono della Regione Puglia) per ristabilire il rispetto delle norme contrattuali e delle relazioni sindacali, così come per ridisegnare una nuova dirigenza della Società, per garantire agli aeroporti pugliesi una gestione di altra natura”.

Si legge ancora nella nota “ed è proprio durante la manifestazione che il Presidente della task force per il lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli, ricevendo direttamente l’incarico dal  Presidente delle Regione Puglia, Michele Emiliano, ha preso atto della rottura delle relazioni sindacali da parte di “Aeroporti di Puglia” e si è impegnato a convocare entro il 15 giugno 2016, congiuntamente la dirigenza medesima e le organizzazioni sindacali”.

“Ci auguriamo – conclude Abbrescia  – che il Presidente Michele Emiliano ci ascolti e intervenga tempestivamente per assicurare un futuro migliore ai lavoratori di Aeroporti di Puglia e alla società stessa”.