No alla svendita di Versalis e della chimica in Italia. Lo hanno gridato a gran voce i lavoratori Eni che oggi sono scesi in piazza a Roma. Sempre nella giornata odierna, infatti, tutte le organizzazioni sindacali hanno indetto a 8 ore di sciopero in tutte le sedi del IMG_5187Gruppo. Tante le bandiere dell’Ugl, della Cgil, della Cisl e della Uil che questa mattina hanno invaso la piazza del Pantheon a Roma. Una manifestazione quella di questa mattina che si è svolta a poche ore dall’incontro a Palazzo Chigi, previsto alle 14.30, tra i sindacati, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti e il viceministro allo Sviluppo economico, Teresa Bellanova. Una riunione grazie alla quale, ha spiegato il segretario nazionale Ugl Chimici, Luigi Ulgiati, “ora il governo conosce le nostre ulteriori ragioni e ha deciso di seguire con attenzione la vertenza Versalis”. “Abbiamo potuto esporre tutti i nostri dubbi e le nostre perplessità –  ha spiegato Ulgiati –, chiedendo al governo di interessarsi non solo al futuro di Versalis, ma di tutta la chimica italiana strettamente connessa alle prospettive della Società impegnata nei settori della chimica di base, della petrolchimica e delle materie plastiche, da cui dipendono altri importanti settori industriali”.
In piazza Ulgiati, insieme agli altri segretari di categoria, aveva spiegato che IMG_5149“la vendita di Versalis sarebbe un errore strategico che ricadrà negativamente su tutto il sistema industriale italiano e sull’occupazione”.
“Siamo anche noi in piazza con le altre organizzazioni sindacali – ha aggiunto – per sollecitare Eni, ma soprattutto il governo di non chiudere gli occhi e intervenire per fermare il disimpegno di Eni dalla Chimica che si tradurrà in un ostacolo enorme per lo sviluppo di cui il Paese è all’eterna ricerca”.
Quello che chiedono i lavoratori è che si scriva finalmente la parola fine alle “delocalizzazioni” e soprattutto alla “svendita del Gruppo Eni”, senza dimenticare i danni che il JobsAct del Governo sta portando al mondo del lavoro.
IMG_5157Non vogliamo essere noi a pagare il prezzo di scelte irresponsabili” gridano a gran voce chiedendo un passo indietro da parte di Eni e certezze per il loro futuro. IMG_5165
“Come organizzazione sindacale – ha ribadito Ulgiati – riteniamo doveroso tentare di orientare l’azienda ad avere un comportamento più responsabile, in ragione del suo ruolo di primaria importanza nel comparto energetico e nell’industria petrolchimica in Italia, senza dimenticare che una qualsiasi operazione di vendita, senza garanzie certe, sarebbe un vero e proprio salto nel buio”.

 

La video intervista al segretario nazionale Ugl Chimici, Luigi Ulgiati