C.P.

E’ stato Fabio Verelli, segretario Ugl Roma ad aprire gli interventi sul palco. “Questo è un giorno molto importante per i lavoratori e il sindacato che a Roma pagano il prezzo della mala gestione e della Corruzione nella Capitale, e nel resto del Paese quello di scelte scellerate da parte del Governo. Qui l’Ugl grida a gran voce la sua protesta e la sua proposta per un vero e proprio riscatto del mondo del lavoro. A seguire è intervenuto Giuseppe Giaccherini, segretario Ugl Metalmeccanici Latina che ha ricordato la difficile situazione dei lavoratori Aviointeriors “in presidio da 600 giorni, perché licenziati ingiustamente a causa di un atteggiamento unilaterale e scellerato da parte dell’azienda. Loro non si arrenderanno e noi continueremo a lottare al loro fianco”.Foto E Zanini184
E’ stata poi la volta del segretario Ugl Igiene Ambientale Roma e Lazio, Mauro Piconi, che ha sottolineato: “noi siamo in stretto contatto con il territorio, vicini a chi lavora. Attualmente stiamo lottando per gli operatori delle pulizie che operano negli ospedali di Roma che attualmente rischiano il proprio lavoro quando invece continuano a garantire le prestazioni essenziali. Servono garanzie e noi ci batteremo per questo”. Vito Di Giulio, rsa Poste: “Con la privatizzazione di poste si è sferrato un altro attacco ai lavoratori e ai servizi di questo Paese. Ci batteremo per tutelare i lavoratori da questa operazione, sostenendo con forza il nostro no alla chiusura di uffici delle comunità lontane”. Poi Leucio Bianchi della Ugl Sicurezza Civile di Roma ha spiegato che “la crisi del settore è drammatica e oltre alla difficile situazione nata a causa delle scelte del Governo, molti dei nostri colleghi hanno subito attacchi violenti proprio in questi ultimi giorni. Dobbiamo lottare e difendere con tutte le nostre forze i diritti di chi lavora”. Giuliano Sangermano, lavoratore Idi, che ha ricordato quanto questa struttura fosse uno dei poli di eccellenza per la cura delle patologie dermatologiche, il fiore all’occhiello della sanità laziale. Ora, la regione Lazio ha decurtato del 20% il budget mettendo in crisi quella che è un’eccellenza del nostro territorio. I contratti, inoltri, sono fermi al 2009 e stiamo ancora aspettando un rinnovo”. Foto E Zanini163E’ stata poi la volta di Lucio Valeri segretario regionale Ugl Autoferrotranvieri Roma e Lazio che ha sottolineato come “il disagio dei lavoratori del comparto dura ormai da troppi anni. In particolare quelli di Roma Tpl non stanno ricevendo gli stipendi e intanto i servizi nella periferia sono sempre meno efficienti. Noi non molleremo di un passo per assicurare a chi lavora i loro diritti”. Secondo Giuseppe Perna, rsa Metro Italia Cash e Carry a Bari, “grazie al Jobs Act il lavoratore è diventato un costo da abbattere con ogni mezzo” siamo “schiavi sostenibili” mentre “Poletti si definisce ministro di un Lavoro che in realtà non c’è più. Tocca a noi cancellare il Jobs Act e a voi lavoratori sostenerci. Sindacato deve tornare ad essere protagonista per il bene di tutti, uniti si vince”. Ajay Rattan, Sei Ugl di Terracina, dal palco ha spiegato quale sia il ruolo del Sei Ugl che ogni giorno “si impegna sul tema dell’immigrazione” e in particolare a difendere i più deboli come, ad esempio, “chi è vittima del caporalato” e che stiamo combattendo con forza su tutto il territorio, in particolare in provincia di Latina”. Per i lavoratori cosiddetti “precoci” ha parlato Antonino Cicero: “Oggi a 60 anni siamo costretti a scendere in piazza per affermare i nostri sacrosanti diritti cancellati dalla Legge Fornero che ha alzato i termini di uscita dal lavoro. Continuiamo a chiedere al governo un tavolo di confronto per avere risposte per noi e anche per quella dei nostri figli”. Per Sante Palladinelli, rsu Eni, “il nostro settore sta attraversando un grave momento di crisi e incertezza, quando invece rappresenta un comparto strategico per il nostro paese. Ci sono tante realtà in crisi come ad esempio Versalis, e vogliamo chiedere al Governo soluzioni immediate”.
Foto E Zanini208Presenti alla manifestazione anche gli ex segretari generali dell’Ugl, Corrado Mannucci, Stefano Cetica, presidente dell’Iper, e l’On. Renata Polverini, vice presidente XI Commissione Lavoro Pubblico e Privato della Camera dei Deputati e responsabile del Dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali Forza Italia: “Malgrado abbiamo un paese che rischia di disperdere il suo patrimonio industriale, imprenditori che danneggiano la nostra bellezza, cultura e storia, dobbiamo continuare a lottare per rimettere al centro dell’agenda politica e del governo il lavoro e il suo valore.  Abbiamo difronte un Esecutivo che non ha esitato ad attaccare diritti garantiti dalla Costituzione  come quello di sciopero e a cancellare, con il jobs act, decenni di conquiste dei lavoratori. Oggi il lavoro in Italia è meno garantito e l’aumento degli incidenti lo dimostra in modo drammatico. Il Primo Maggio dell’UGL qui a Roma rappresenta la volontà del Sindacato di non piegare la testa davanti al Governo Renzi ed alle sue mance elettorali, testimonia che i lavoratori sono ancora la componente fondamentale e imprescindibile per la democrazia e per il rilancio economico del nostro Paese”.