Abbiamo trovato un interlocutore attento alle problematiche evidenziate dal sindacato, a differenza del governo nazionale che rifugge ogni forma di dialogo e di coinvolgimento delle parti sociali”.
Così Fiovo Bitti, segretario confederale dell’Ugl, dopo l’incontro di oggi fra le parti sociali e il vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis.
Al vice presidente della Commissione Ue – spiega il sindacalista – abbiamo ribadito le critiche già espresse in sede di dibattito parlamentare sul Documento di economia e finanza. Senza un piano organico di rilancio del Mezzogiorno – precisa – l’Italia non ripartirà, con tutto quello che ne consegue in termini di mancata crescita del prodotto interno lordo e dell’occupazione”.
“Abbiamo inoltre evidenziato che la revisione della spesa pubblica è stata fatta sostanzialmente a scapito dei dipendenti pubblici, che dal 2009 attendono il rinnovo dei contratti collettivi; la totale assenza di politiche attive del lavoro, con pesanti ripercussioni sui giovani, ma anche sui lavoratori maturi; l’iniquità del sistema fiscale, che non valorizza il nucleo familiare e pesa eccessivamente sulla componente lavoro; la necessità di recuperare una flessibilità nel sistema previdenziale”.
“Infine – conclude – abbiamo richiamato la centralità della contrattazione collettiva nazionale, rilanciando allo stesso tempo l’idea di relazioni industriali improntate al modello partecipativo”.