petilloQuesta mattina l’Ugl è scesa in piazza per chiedere l’approvazione dell’ottava salvaguardia per gli esodati e una soluzione per i lavoratori che hanno iniziato a lavorare giovanissimi, i cosiddetti ‘precoci’.
L’esercito dei 24mila, o meglio di coloro che vivono in un limbo d’incertezza e che sono stati esclusi dalle precedenti azioni di salvaguardia attuate dopo la riforma Fornero, chiedono semplicemente la concretizzazione di un loro diritto.
Si tratta di soggetti che vivono condizioni di disagio a causa del mancato accesso all’Inps e che di fatto non hanno potuto beneficiare delle risorse accumulate nell’apposito Fondo esodati, creato nel 2012 attraverso la legge n. 228. Alla protesta si è unita in via solidale anche una delegazione di lavoratori precoci.
“Siamo in piazza insieme ai “Comitati dei precoci”, la “Rete degli esodati” e gli altri sindacati per far capire al Governo che i precoci continuano a essere in prima fila nella lotta per una riforma sostanziale della legge Fornero. Legge che ha letteralmente inghiottito due generazioni: chi lavora come noi e i giovani, i nostri figli, che continuano ad aggrapparsi ad un futuro fragile e precario”.
Queste le parole di Ornella Petillo, segretario confederale dell’Ugl che, questa mattina insieme all’Ugl Pensionati e ad una folta delegazione del sindacato ha manifestato davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.
“Le nostre richieste – precisa la Petillo – riguardo alla quota 41 per tutti di contribuzione massima, ed una giusta flessibilità in uscita si sposano perfettamente con quanto detto in precedenza: se noi non usciamo, le giovani generazioni saranno costrette a lavori sottopagati, in nero e senza alcuna tutela giuridica. Quindi non solo avranno una vita che definirei ai limiti della sopravvivenza, ma delle pensioni da fame e prese a 75 anni”.
“Abbiamo instaurato un’ottima relazione con i comitati presenti oggi in piazza e – conclude la sindacalista – come gli esodati ed i precoci non mollano e continuano a fare battaglia per la tutela dei loro diritti, così noi sosteniamo con forza le loro richieste, da sindacalisti e lavoratori che siamo. Ringrazio il popolo dell’Ugl che questa mattina è sceso in piazza al nostro fianco per rafforzare la mission di questa iniziativa: mi riferisco ai dirigenti sindacali dell’Ugl Pensionati, della Utl di Roma e della UR Ugl del Lazio”.