Ospedale Cardarelli, la Regione Campania sarebbe pronta a concretizzare un piano per rispondere all’emergenza –urgenza che attanaglia la struttura ospedaliera partenopea da anni.

Nell’incontro di lunedì – si legge nella nota diffusa dall’ufficio stampa di Palazzo Santa Lucia –  con i vertici dell’azienda ospedaliera segnata dalla vergogna delle barelle in corsia, al quale hanno partecipato anche i dirigenti degli altri ospedali della zona collinare, e che fa seguito a quello di una settimana fa, è stato deciso il potenziamento del servizio ambulanze con dotazione di altro personale e nuovi mezzi, l’ampliamento dell’area radiologica con assunzione di nuovo personale grazie al turn over già autorizzato dalla Regione”.

Si interverrà inoltre sui punti di Pronto Soccorso limitrofi, a cominciare da Pozzuoli e Frattamaggiore, per limitare il numero di accessi al Cardarelli. Inoltre sono stati chiamati a continuare a dare un contributo sistematico anche l’Azienda dei Colli e il Policlinico Federico II”.

Inoltre non è da escludere l’apertura dell’Ospedale del Mare che, come aveva già detto – in un’intervista a La Metasociale – Franco Patrociello, segretario regionale dell’Ugl Sanità Campania “tamponerebbe, almeno in minima parte, il disagio che gli ammalati vivono quotidianamente. E’ assurdo continuare a parlare di tagli alla sanità colpendo e devastando servizi indirizzati ai pazienti. Gli sprechi si celano altrove”.

Via libera ai bandi per l’assunzione del personale. Entro l’estate l’ospedale di Ponticelli aprirà con l’attivazione dell’area radiologica, con la radioterapia e il centro dialisi. Inoltre è stato dato il via al progetto per realizzare una nuova stazione della Circumvesuviana con finanziamento della Regione per 30 milioni di euro. Prevista la realizzazione di un asilo nido con 60 posti. “Ora sarebbe il caso di passare dalle parole ai fatti- ci spiega Carmine Fiore, rsu dell’Ugl al Cardarelli di Napoli – siamo certi che se questo piano venisse messo subito in atto potrebbe davvero rispondere a tutte le difficoltà che lavoratori e pazienti vivono nel quotidiano all’interno della struttura ospedaliera”.

Lei è un rsu dell’Ugl, da quanto tempo lavora in azienda? Di che si occupa? Quanto sono peggiorati i servizi offerti dall’azienda negli ultimi anni?

Lavoro al Cardarelli da venticinque anni e, nello specifico, sono coordinatore del servizio trasporto infermi in autoambulanza. Inoltre sono rsu da quindici. Conosco a fondo tutte le problematiche che affliggono la struttura ospedaliera –  a partire dai livelli di assistenza che, credetemi, negli ultimi anni sono davvero ridotti al lumicino. Ben venga quindi il potenziamento del servizio ambulanze, la disponibilità di nuovi mezzi – per rispondere e gestire più emergenze contemporaneamente – ma non dimentichiamo il punto fondamentale: lo sblocco del turn over e l’assunzione di nuova forza lavoro. Il personale tutto è ridotto allo stremo e convive quotidianamente con stress e disagi continui. Insomma le vittime di questo sistema sanitario restiamo noi, lavoratori, e i cittadini, tutti coloro che hanno il diritto di essere assistiti e curati nel rispetto della vita”.