Prima tappa Sud Act - Caltanissetta

Prima tappa Sud Act – Caltanissetta

 

“La sicurezza sul lavoro è un impegno quotidiano al quale non vogliamo rinunciare. E’ un monito per ognuno di noi, non si deve arretrare di un passo”.

E’ Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, ad aprire l’iniziativa del Sud Act (dal titolo “Stop crisi. Sì occupazione in investimenti pubblici in infrastrutture”) a Caltanissetta, con un minuto di silenzio per Federico Benedetti e Roberto Ricci Antonioli, i due operai vittime del drammatico incidente avvenuto ieri in una cava a Carrara.

Un minuto di silenzio in ricordo delle vittime cava Carrara

Subito dopo i saluti istituzionali di Matteo Tricoli, vicesindaco di Caltanissetta, di Francesco Tragno, segretario dell’ Utl Caltanissetta, di Giuseppe Messina, segretario regionale dell’Ugl Sicilia e di Giovanni Condorelli, segretario confederale con delega al Mezzogiorno, ad approfondire il tema del dibattito e’ stato Stefano Cetica, Presidente dell’Iper Ugl.

“Abbiamo rimesso al centro dell’attenzione il Mezzogiorno non con i suoi problemi, ma con le sue potenzialità – ha spiegato il numero uno del centro studi dell’Ugl rivolgendosi alla folta platea – analizzando i dati, solo di questa Regione, emerge un quadro da far tremare i polsi: il reddito delle famiglie siciliane è il 30% inferiore, mentre tutti i dati sul lavoro posizionano la regione agli ultimi posti in Italia. Le donne – precisa Cetica – non hanno occasioni di lavoro, come anche i giovani, con un altissimo tasso di astensione e neet al 40%. Pure sull’ambiente e l’energia, la Sicilia è fortemente indietro. La regione paga pesantemente la propria assenza ai tavoli della Conferenza delle Regioni, in particolare su welfare e sanità, mentre sull’innovazione si evidenzia l’ennesimo ritardo su ricerca e banda larga. La Sicilia, con 84 euro pro capite, è tristemente ultima nella spesa dei comuni per investimenti. Il Mezzogiorno, in questa situazione, non va da nessuna parte e il Paese, non può pensare di ripartire senza la metà più giovane”. Secondo l’analisi del Presidente dell’Iper Ugl quindi “occorre che la politica nazionale faccia le scelte necessarie, al di là dei bonus di 80 euro generici e generalizzati. Chi governa deve avere il coraggio di fare delle scelte, a partire da come vengono spesi i fondi europei”.

L’On Renata Polverini, Vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati Forza Italia ha invece posto l’attenzione su alcune emergenze che continuano a ostacolare il Sud Italia. Lancia poi una stoccata al Premier Matteo Renzi: “Il Governo focalizzi concretamente l’attenzione sul Mezzogiorno e su tutte le difficoltà che lo paralizzano”.

Il Sud Act rimette al centro del dibattito le risorse e le potenzialità di un Mezzogiorno che ha tutto il diritto di ritrovare la ‘strada del riscatto’. Felice Dierna, segretario cittadino Udc, durante il suo intervento ha dichiarato: “La politica deve riappropriarsi del proprio ruolo, cosa che finalmente sembra aver capito anche il Presidente Crocetta”. Marco Falcone, capogruppo Forza Italia Regione Sicilia parla invece “della poca sensibilità del governo centrale nei confronti della Regione Sicilia”.

“Scontiamo  – precisa – la mancata realizzazione delle infrastrutture, cosa che spinge molte imprese a non investire”.

Gianluca Micciché, assessore regionale al Lavoro, ha ringraziato l’Ugl Sicilia per l’impegno profuso sul territorio “e per il sostegno concreto “nel seguire tutte le vertenze più spinose che hanno messo in ginocchio aziende e lavoratori”.

Presente al confronto anche l’on. Alessandro Pagano (Area Popolare) che ha parlato della pressione fiscale e dei tanti ‘macigni’ che pesano ed ostacolano la resistenza delle aziende e delle imprese in Italia. “Bisogna dare giusto ‘respiro’ alle aziende altrimenti ci saremo inghiottiti, da un fenomeno già noto, come la desertificazione industriale”.

Le conclusioni dei lavori sono state del segretario Capone “Il governo – precisa – continua a non dare segnali sul Mezzogiorno. E’ sufficiente leggere il Def per capirlo”.

“L’iniziativa del Sud Act punta proprio ad analizzare i disagi – conclude il sindacalista – che hanno messo in ginocchio le varie realtà del meridione, concretizzando durante gli otto dibattiti, delle proposte atte a superare la paralisi, vera conseguenza della recessione”.

Cosenza ospiterà sabato 23 aprile il secondo appuntamento dell’iniziativa Sud Act. Un altro importante confronto su temi che descrivono le difficoltà dell’intero Mezzogiorno. Tutte difficoltà che vanno assolutamente superate.