Manifesto FORMASICURO - UGL interoUn’intera giornata di studi dedicata a “La disciplina della Sicurezza nei Porti”, presso la Sala Dione della Stazione Marittima di Napoli. L’iniziativa è stata promossa dall’Unione Generale del Lavoro e dall’Organismo Paritetico “Formasicuro Campania” in stretta sinergia con Fonditalia e Federterziario Campania e rafforzata dal patrocinio dell’Inail e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Caserta. Tra i numerosi ospiti che hanno partecipato alla giornata erano presenti il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e l’On. Renata Polverini (FI), vice presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.
“Anche attraverso la sicurezza – ha spiegato Capone – si rilancia il lavoro di qualità, un tema sul quale la nostra Organizzazione sindacale insiste da tempo e che intende rilanciare con forza con il Sudact. Quella di oggi è per noi un’importante occasione di approfondimento – ha spiegato Capone – in merito alle reali condizioni e alle prospettive di strutture complesse come i sistemi portuali che possono rappresentare un formidabile volano di sviluppo per l’economia del Paese e del Mezzogiorno in particolare”.  Secondo il sindacalista “per il nostro sindacato è prioritario il tema della tutela dei lavoratori e il loro diritto inalienabile a lavorare in luoghi sicuri, in particolare per quanto riguarda i porti restiamo in attesa delle novità che nel settore arriveranno attraverso i decreti attuativi di riforma della PA. Quello che, con cognizione di causa possiamo già dire, – ha sottolineato Capone – è che l’impianto della riforma del sistema portuale disegnata dal governo Renzi sembra essere più attenta alla riduzione dei costi di gestione che all’efficienza. Si corre infatti il rischio che, avendo ridotto gli spazi di confronto con i rappresentanti dei lavoratori, si possano produrre effetti negativi anche sotto il profilo della sicurezza dei luoghi di lavoro”.
“Riteniamo che tale iniziativa – ha spiegato Vincenzo Femiano, Segretario dell’Ugl Campania-  sia l’occasione per confrontarci su un aspetto importante che riguarda la sicurezza e la salute degli operatori delle aree portuali spesso direttamente collegate alle città, nelle quali si svolgono una infinità di attività ed operazioni complesse caratterizzate da estrema pericolosità”.
Ricco il parterre di ospiti (vedi programma definitivo) che si confronterà su tale tematica. “Obiettivo è rimettere al centro del confronto una struttura come il porto, così come Bagnoli e Napoli Est”.
Intensifichiamo il nostro impegno per Mezzogiorno proponendo iniziative atte a mettere in evidenza le problematiche che hanno messo in ginocchio il nostro territorio e – prosegue il sindacalista – valorizzando le eccellenze di tutto il Sud Italia. Dalla prossima settimana ripartirà il Sud Act, la mission dell’Ugl per il rilancio socio – economico, attraverso otto priorità, di una parte d’Italia che continua a restare ferma nonostante le sue grandi risorse e potenzialità. Senza il Sud il resto del Paese non ha possibilità di riscattarsi. Per questo motivo la nostra Organizzazione sindacale scende in campo per dare giusta luce al Sud”.

 

Il dibattito della giornata

La ratifica della Convenzione internazionale sul lavoro marittimo MLC del 2006 (ratificata dall’Italia con la legge 23 settembre 2013, n. 113) nonché l’emanazione  del Regolamento (UE) n. 1257/2013 relativo al riciclaggio delle navi costituiscono una fonte normativa importante per lo svolgimento di lavori sicuri, compatibili con l’ambiente e dignitosi.  A tal fine occorre promuovere condizioni di lavoro adeguate nonché la protezione della salute e della sicurezza dei lavoratori, provvedendo alla loro formazione. Tali attività dovrebbero essere realizzate con percorsi formativispecifici tenendo in considerazione sia le linee guida per la sicurezza del lavoro emanate dall’ILO e dall’IMO che le disposizioni nazionali vigenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro (D.Lgs. 81 del 2008, etc.). Tali percorsi formativi, inoltre, non devono prescindere dalle disposizioni specifiche del settore marittimo e portuale nonché della cantieristica delle trasformazioni e riparazioni navali, ovvero D.Lgs. 271/99 e dal D.Lgs. 272/99).

Le aree portuali da sempre rappresentano dei veri centri nodali di fondamentale importanza per l’organizzazione dei trasporti, in quanto consentono il collegamento fra le rotte marittime e terrestri del commercio e del traffico passeggeri.

Sono spesso direttamente collegati alle città, e costituiti da un’infinità di attività ed operazioni complesse che si susseguono in continuazione, caratterizzate da estrema pericolosità. Di conseguenza, anche per queste motivazioni, diviene sempre più necessario dotare i porti di sistemi si sicurezza all’avanguardia e conformi a discipline nazionali, comunitarie ed internazionali. Molte sono le leggi che disciplinano la sicurezza portuale, ed in particolare vertono “sulla sicurezza e salute dei lavoratori nell’espletamento di operazioni eservizi portuali, nonché di operazioni di manutenzione, riparazione e trasformazione delle navi in ambito portuale”.Esistono poi delle linee e dei manuali guida, utili per la salvaguardia e la disciplina delle operazioni di immagazzinamento carico e scarico merci.

Spesso fanno riferimento a “semplici accortezze”, che possono sembrarebanali, ma che di fatto rappresentano le più importanti misure di prevenzione: gran parte degli incidenti potrebbero essere evitati con una formazione adeguata. Nelle linee guida sopracitate, si hanno molte altre indicazioni a salvaguardia di chi opera nei porti, rispetto all’utilizzo della banchine di carico, rampe di carico, piattaforme, per le operazioni di carico scarico, nonché norme che disciplinino la corretta organizzazione delle pavimentazione e delle vie di circolazione dei luoghi di lavoro.