L’Ugl chiama, il Sud risponde. Grande successo per l’iniziativa promossa oggi dal sindacato nelle principali piazze del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia) dove sono stati allestiti dei gazebo informativi per denunciare la paralisi del meridione e per divulgare gli otto obiettivi che l’Ugl ritiene prioritari per la crescita economica del Sud e, quindi, dell’intero Paese. I cittadini hanno risposto positivamente all’invito dei sindacalisti presenti, nello specifico, nelle piazze di: Teramo, Pescara, Campobasso, Napoli, Potenza, Benevento, Caserta, Avellino, Foggia, Bari, Lecce, Taranto, Cosenza, Reggio Calabria, Catania, Palermo, Trapani, Caltanissetta, Siracusa, Ragusa e Messina.
Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, ha raggiunto, questa mattina, i sindacalisti e gli iscritti di Teramo e Pescara proprio per dare un contributo concreto ad un’iniziativa così importante e concreta come quella promossa e rafforzata dal suo sindacato. Insieme al numero uno dell’Ugl anche Stefano Cetica, Presidente dell’Iper Ugl e l’on. Renata Polverini Vice Presidente della Commissione Lavoro e responsabile dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali di Forza Italia.
L’Ugl, infatti, ritiene fondamentale dare voce alla questione meridionale e, proprio da qui è nata l’idea di concretizzare il messaggio del Sud Act, una vera e propria mobilitazione incentrata su otto elementi prioritari: un elenco delle principali criticità, ma anche delle possibili strategie per affrontarle e così rilanciare lo sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno.
Ambiente, infrastrutture, fondi europei, turismo, energia, occupazione, welfare e agroalimentare sono questi i temi su cui il sindacato chiede maggiore attenzione oltre che un intervento immediato da parte del Governo.
Con la prima iniziativa del Sud Act è stato realizzato un documento complessivo contenente la sintesi dei contributi che numerose personalità della società civile e del mondo politico istituzionale, imprenditoriale e sindacale hanno dato nel corso dei nove incontri che si svolsero sul territorio. Ai gazebo è stata distribuita una sintesi di questo documento con approfondimenti sui temi la cui soluzione per l’Ugl è improcrastinabile.
Tutta l’Italia è in difficoltà economica, ma, nonostante la complessa situazione, non bisogna cedere alla tentazione di abbandonare il Sud tutto ciò sarebbe a lungo termine controproducente per l’economia dell’intero Paese.
Per superare la crisi è necessario concretizzare un progetto serio e lungimirante di nuova e moderna industrializzazione del Paese, di politiche sociali che tutelino maggiormente le fasce deboli, di una fiscalità che supporti i produttori di ricchezza e benessere, quindi i lavoratori ma anche le piccole e medie imprese.
“Le leve della rinascita del Sud – precisa Capone – per l’Ugl sono Ambiente, Infrastrutture, Fondi europei, Turismo, Energia, Occupazione, Welfare e Agroalimentare. Ma per azionarle occorre il contributo di tutti, occorre un serio confronto con il Governo e con le Regioni del Sud, che purtroppo fino ad oggi hanno dimostrato di non saper fare sistema”.
Per l’on. Renata Polverini “La partita per l’Italia si gioca anche e soprattutto nel Mezzogiorno ed è inaccettabile che per il secondo anno consecutivo nella finanziaria la parola Sud non sia minimamente menzionata. E’ necessario – precisa la vice presidente della commissione Lavoro e responsabile del dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali del partito – aprire un confronto e un dibattito politico sulla ‘questione meridionale’, verso la quale il governo si sottrae da ormai troppo tempo. Occorrono misure di forte impatto sul piano degli investimenti pubblici e del contrasto alla povertà – aggiunge – e serve riprendere un confronto con le parti sociali che hanno non solo molto da dire ma da proporre, come dimostrano oggi, i gazebo sugli 8 obiettivi per il Mezzogiorno nell’ambito dell’iniziativa ‘Sudact’ che l’Ugl sta portando avanti dallo scorso anno e che continuerà nei prossimi mesi. Con i miseri interventi pubblici si rischia la desertificazione totale delle realtà imprenditoriali del sud con una crisi economia ancora più difficile da affrontare per le famiglie del mezzogiorno. Come responsabile del Dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali di Forza Italia ho intenzione di prendere spunto da questa progettualità per portare in Parlamento le istanze del Mezzogiorno. Sono certa, infatti, che appuntamenti come quello di oggi possano dare una visione più reale della situazione e quindi aiutare nel correggere l’azione del governo nazionale e regionale”, conclude.

Napoli

avellino

CasertaPotenza

Siracusa

FoggiaCosenzacaltanissettacatania 2

Siracusareggio Calabria

TrapaniPescara gruppo