C.P.

Bruxelles, ore 8 del mattino: due esplosioni devastano l’aeroporto di Zaventem. Un’ora dopo un’altra bomba esplode in centro, alla fermata di Metro Maelbeek, vicino alle istituzioni europee. Sono 34 le vittime e oltre 130 i feriti, un bilancio che rischia di continuare a salire.
Una mattinata convulsa, tra incredulità e paura, quando la matrice terroristica è ancora un sospetto. Intorno alle 13, però, arriva l’ufficialità: lo Stato Islamico ha rivendicato l’attacco.
Livello di sicurezza elevato al livello 4 in tutto Belgio, il massimo previsto. Uno scenario quasi surreale: città blindata, esercito in strada, traffico completamente paralizzato per permettere il passaggio delle ambulanze.
E’ stato predisposto un piano di emergenza per deviare i voli su Charleroi, sono stati interrotti i collegamenti ferroviari da e per l’aeroporto.
Le esplosioni a Zaventem sono avvenute nella hall delle partenze, al terminal A, accanto al banco della American Airlines e della Brussels Airlines. La polizia ha evacuato lo scalo, interrotto i voli e i collegamenti ferroviari.  La rete pubblica belga Vrt lo ha definito “un attacco suicida” nel quale avrebbe agito almeno un kamikaze. Fonti governative parlano di un attentato. Sotto attacco anche il centro della città e l’area dove si trovano gli uffici dell’Unione europea. Solo un’ora dopo si vede del fumo uscire dalla stazione di metro di Maellbek, nel cuore del quartiere amministrativo di Schumann, a poche centinaia di metri dalla sede dell’Unione europea.
Si tratta di attentati, “ciechi, violenti e vigliacchi”, ha detto il premier belga Charles Michel sottolineando che il Paese è dinanzi a “un momento nero” e ha fatto “appello a tutti a dimostrare calma e solidarietà”. “Dobbiamo rimanere uniti”, ha aggiunto. “Siamo determinati – ha detto – a fronteggiare la situazione”.
“Con gli attacchi di Bruxelles – ha detto il presidente francese, Francois Hollande –  è stata colpita tutta l’Europa”. “I ripugnanti attentati di Bruxelles ci spingono a restare uniti: solidarietà con le vittime e fermezza contro i terroristi”: è stato il messaggio del portavoce di Angela Merkel, Steffen Seibert, pubblicato su Twitter. “Sono scioccato e preoccupato per gli eventi di Bruxelles. Faremo tutto ciò che possiamo per aiutare”, ha affermato il premier britannico David Cameron in un tweet.
Massimo il livello di allerta nel cuore dell’Europa con le misure di sicurezza rafforzate negli aeroporti delle principali capitali del mondo, incluso quello di Fiumicino. Il governo britannico ha rafforzato la presenza della polizia nel Paese, ha annunciato Mark Rowley, il capo dell’anti-terrorismo di Scotland Yard. In particolare saranno presidiati con più agenti gli obiettivi sensibili a Londra, come metropolitana ed aeroporti.  Stato di massimo allerta anche a Parigi non solo negli aeroporti della capitale francese, ma anche nelle tante stazioni ferroviarie e delle metro sono state rafforzate le misure di sicurezza. Schierati in forza militari, oltre agli agenti di polizia e della Gendarmerie.
Sale il livello d’allerta anche a Roma. La questura ha disposto il rafforzamento dei controlli su tutti gli obiettivi sensibili come metropolitane, stazioni ferroviarie, ambasciate a partire da quelle del Belgio presso la Repubblica Italiana e la Santa Sede.  “Con il cuore e con la mente a Bruxelles, Europa” ha scritto questa mattina su twitter il premier Matteo Renzi, che nel pomeriggio presiederà il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal ministro dell’interno Angelino Alfano per valutare “ulteriori misure di contrasto e prevenzione alla minaccia terroristica”. Alfano, in stretto contatto con i vertici delle forze di polizia e dei servizi di intelligence, ha espresso il cordoglio per l’attentato: “il mio pensiero va ai familiari delle vittime e alle persone coinvolte in questo efferato attacco terroristico che ha colpito il cuore dell’Europa”.
Vicinanza è stata espressa dal segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone: “Tutta l’Ugl si stringe intorno ai familiari delle vittime degli attentati di Bruxelles e ai suoi cittadini, fra i quali tanti nostri connazionali, che stanno vivendo ore di angoscia. Gli attacchi alla capitale del Belgio sono un attacco al cuore dell’Europa politica ed economica, siamo tutti coinvolti”. Secondo Capone, “oggi più che mai l’Europa deve dimostrare di essere salda e coesa, perché il clima di odio e di terrore può essere superato solo unendo le forze e potenziando diplomazia e intelligence; bisogna promuovere un fronte collettivo contro una minaccia comune, anche con il sostegno di associazioni e organismi politici, economici, sociali, ciascuno dei quali può dare il suo contributo alla lotta contro il terrorismo”.
“A Bruxelles un attacco al cuore dell’Europa – ha detto la deputata di Forza Italia, Renata Polverini – che colpisce la nostra democrazia ed e’ diretto contro tutti noi. Serve una risposta rigida e coerente da parte di tutti i Paesi per rispondere a chi vuole distruggere l’Europa e quello che rappresenta. Esprimo il mio profondo cordoglio alle famiglie delle vittime e vicinanza ai feriti e a chi ha vissuto questo momento terribile”. Il Pd, con il capogruppo Ettore Rosato, ha sottolineato: “All’attacco al cuore dell’Europa contro tutti noi – ha detto – l’Italia deve dare una risposta unitaria, ferma e coesa forte delle Istituzioni Ue che devono mostrasti forti, unite e coordinate. In Italia serve un senso di coesione”. La Lega ha chiesto la convocazione del premier Renzi in aula.