di Barbara Faccenda

Un martedì di voto in: Florida, North Carolina, Ohio, Illinois, Missuori (per maggiori dettagli sui voti e i delegati: http://edition.cnn.com/election)
Hillary Clinton è stata il suo peggior nemico alle volte, ma la sua grande vittoria in Ohio al super Tuesday del 15 marzo ha probabilmente catapultato la Clinton nella storia come prima nomination di una donna di un grande partito alle elezioni presidenziali americane. Il clamorososuccesso in Ohio (le sue solide vittorie in Florida e North Carolina erano molto più significative in termini di delegati) ha dimostrato che Hillary Clinton può catturare consensi ed il popolo industriale del Midwest in un campo di battaglia diversificato, solo una settimana dopo la sua scioccante perdita nel Michigan. La vittoria della Clinton in Ohio è stata ancora più impressionante perché si è tenuta in uno stato con le primarie aperte che ha permesso la registrazione nello stesso giorno da parte di indipendenti.
Per Marco Rubio è stato il peggiore giorno della sua carriera politica, consegnando un sentimentale – anche profetico – discorso di addio che succintamente definisce il dilemma del suo partito diviso come la più aspra campagna di primarie che si sia mai trascinata finora. Il senatore 44enne, un eloquente conservatore in un partito che non dà molto valore a questi attributi, era un uomo senza un’impronta geografica o ideologica nel GOP e i suoi 20 punti di perdita a casa sua, nel suo stato, l’hanno reso un soldato dell’impossibile. Il suo ritiro ha sottolineato cosa, fondamentalmente, l’ha fatto fallire: ha cercato l’energia insorgente del movimento del tea party mentre cercava di mettere un coperchio sulla sua rabbia fuori controllo. Tuttavia, incastrato nelle sue contraddizioni, si è dovuto arrendere alla semplice circostanza che la rabbia è un prodotto di nicchia con una data di scadenza molto vicina, l’ottimismo ha più consumatori ed una illimitata durata a scaffale.
La vittoria di Kasich in Ohio ha messo altra carne sul fuoco di un GOP confuso, proprio perché il credo religioso di Kasich sembra averlo messo in conflitto con il dogma del partito repubblicano. Nel corso degli anni, ha parlato abbastanza della sua fedee citato le scritture spesso, tanto che è possibile legare molte delle sue decisioni politiche ai cardini della sua fede, specialmente quelli che deviano dall’ortodossia del GOP. (Nel 2011, la Chiesa di casa Kasich, la Chiesa Anglicana di Sant’Agostino aWesterville, Ohio, fu una di quelle che si è spaccata in due in una nuova, più conservatrice denominazione, chiamata la Chiesa Anglicana del Nord America). Ad esempio una pietra angolare della carica di governatore di Kasich è stata l’espansione del Medicaid sotto l’Affordable Care Act. Ampliare il Medicaid non era una mossa politica astuta per un aspirante candidato di un partito dedicato ad abrogare l’Obamacare. Tuttavia, quando Kasich ha dichiarato al Christian Broadcasting Network che stava giocando una partita più grande, ha citato le sue motivazioni con un passaggio della Bibbia, di Matteo, in cui Gesù parla dell’importanza della bontà.
In Florida, dove Trump ha dominato di 20 punti su Rubio, il magnate razzista non ha preso più del 50%. Qui Rubio è stato profetico asserendo che la politica di risentimento di altre persone non lascerà solo il partito fratturato, ma lascerà anche una nazione fratturata. Con le vittorie di Trump di martedì notte, il magnate xenofobo pone un ancor più pressante e profondo test al partito repubblicano. Non ha ancora agguantato la nomination, ma il momento della verità si sta avvicinando, quando ogni repubblicano, incluso ogni funzionario eletto, ogni candidato, ogni elettore sarà costretto a confrontarsi con una domanda basilare e molto semplice: “Sei con o contro Trump?”.

Il test per il GOP rimane. Se il treno Trump non deraglia, i repubblicani, molto prima che si riunisca la convention, debbono dichiarare se sono o no sul treno. E se non lo saranno, cosa vorranno fare? Rubio accusa Trump di essere il genio della truffa. Sebbene elementi dell’establishment repubblicano si sono mobilizzati contro Trump, la loro campagna non è stata ben organizzata, ben finanziata o abbastanza convincente. I maggiori esponenti conservatori hanno messo in programma di escogitare un piano per far correre uno sfidante conservatore contro Trump in autunno.
L’impatto dell’uscita di Rubio – e la veloce crescita di Kasich – creano una confusione di scenari imprevedibili che potrebbero alla fine incoronare Trump; una convention contestata o qualche sorta di decisione divisiva che indirizza la convention dei repubblicani a metà luglio verso una difficile anarchia. Il prossimo gruppo di stati: New Jersey, Arizona, Delaware, South Dakota e Montana, sembrano favorire Trump, ma la sfida è entrata in una fase volatile.