Non c’è nessun dubbio per Fiovo Bitti, segretario confederale dell’Ugl: “L’andamento della cig dimostra che siamo ancora in piena crisi”. Il sindacalista fa riferimento ai dati dell’Osservatorio sulla cassa integrazione dell’Inps, precisando “anche se il decreto legislativo 148/2015 ha reso più costoso e complesso il ricorso agli ammortizzatori sociali, l’andamento della cassa integrazione non segnala certamente un’economia in crescita, con una proiezione su base annua in linea con il 2015 e ben superiore al periodo precedente al biennio 2008-2009”.
Preoccupa, inoltre, “il destino degli oltre 148mila lavoratori che hanno presentato domanda di indennità di disoccupazione: purtroppo, temiamo che non sarà possibile prevedere alcuna forma di riqualificazione professionale, con il risultato che, terminato il periodo di sostegno al reddito, sarà veramente difficile trovare una nuova occupazione”.
Insomma, aggiunge Bitti, “siamo insomma davanti ad un pericoloso mix di impianti produttivi sottoutilizzati e politiche attive del lavoro che non funzionano”.

I DATI

Crollo delle domande di indennità di disoccupazione a gennaio rispetto allo stesso periodo del 2015: nel mese – si legge nell’Osservatorio sulla cassa integrazione dell’Inps – sono arrivate all’Istituto 148.185 domande di disoccupazione (tra disoccupazione, Aspi, mini Aspi e Naspi) con un calo del 32,3% su gennaio 2015. Rispetto a dicembre quando le domande di disoccupazione complessive erano state 149.531, si registra un calo dello 0,9%.

A febbraio l’Inps ha autorizzato alle aziende 60,1 milioni di ore di cassa integrazione con un aumento del 5,7% su gennaio e dell’1,9% su febbraio 2015. Lo si legge sull’Osservatorio sulla cassa integrazione appena pubblicato sul sito dell’Istituto. Oltre il 71% delle ore richieste e autorizzate ha riguardato la cassa straordinaria (43.205.825 ore) che ha segnato un calo del 9,3% su gennaio e un aumento dell’11,2% su febbraio 2015. La cig ordinaria con 9,8 milioni di ore è aumentata del 243% su gennaio (quando però i numeri erano bassissimi) e diminuita del 41,7% su gennaio 2015. Per la cig in deroga sono state chiesti 7,1 milioni di ore con un +115% rispetto a febbraio 2015 e un aumento del 10,2% su gennaio (fonte Ansa).