IMG_3410E’ stata inaugurata oggi la nuova sede dell’Ugl Torino e Piemonte, in via Bionaz, 23/F.
All’inaugurazione erano presenti il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, e l’On. Renata Polverini, Vice Presidente della Commissione Lavoro alla Camera e responsabile Dipartimento nazionale politiche del lavoro e sindacali di Forza Italia.IMG_3428
La sala riunioni, all’interno della quale si è svolta la cerimonia, è stata dedicata all’indimenticabile segretario dei metalmeccanici, Francesco De Faveri, che si è distinto per il suo impegno al fianco dei lavoratori.
L’On Polverini durante il suo intervento ha ringraziato Bruno Labate, presente in sala, che con il suo coraggio ha segnato positivamente la storia del sindacato.
All’evento, organizzato dal segretario regionale dell’Ugl Piemonte, Armando Murella, hanno partecipato il presidente dell’Iper Ugl, Stefano Cetica, il segretario confederale dell’Ugl, Ezio Favetta,  il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, il segretario nazionale Ugl Sicurezza Civile, Enrico Doddi, il segretario nazionale dell’Ugl Trasporti-Attività ferroviarie, Umberto Nespoli, il dirigente nazionale Ugl Sicurezza Civile, Massimiliano Rossato, il segretario Ugl Lombardia, Riccardo Uberti, Alberghina dell’Enas di Torino.
Presenti anche esponenti del mondo politico come  l’ On. Osvaldo Napoli (FI), l’On. Roberto Rosso (FI), candidato sindaco alle amministrative 2016 di Torino, Daniela Ruffino, Vicepresidente Consiglio Regione Piemonte.IMG_3406

Il RAPIMENTO DI LABATE

Il mattino del 12 Febbraio ’73 Bruno Labate, sindacalista della CISNAL, sindacato di destra allora legato al Movimento Sociale Italiano, viene sequestrato sotto casa alle ore 9:30, portato in furgone sui colli di Torino, interrogato e poi incatenato al palo giusto davanti al cancello FIAT durante l’uscita degli operai, con un cartello appeso al collo.
A fare quel sequestro di persona, un atto illegale e violento ripudiato dalle organizzazioni sindacali, furono i primi brigatisti rossi.
Questo episodio fa di Labate una delle prime vittime della violenza connessa col disegno di lotta armata voluto dalle Brigate Rosse e il suo nome è ancor oggi ricordato nei libri e nelle biografie.

IMG_3420