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Manifestazione dell’Ugl Sicurezza Civile a Milano

Bisognerà aspettare l’esito del bando di gara che assegnerà la gestione del servizio di vigilanza sui treni, per capire quale sarà il futuro di 40 dipendenti che rischiano di non avere più un lavoro. L’Ugl Sicurezza Civile, insieme all’Ugl Lombardia, è in prima linea nella difesa di questi lavoratori. Con una manifestazione che si è svolta a fine febbraio a Milano, il sindacato ha voluto ribadire il proprio impegno i questa battaglia.
“La decisione di riorganizzare il servizio di sicurezza – ha spiegato il segretario nazionale dell’Ugl Sicurezza Civile, Enrico Doddi, a La Meta Sociale – è arrivata dalla Prefettura  in quanto i servizi di  vigilanza devono essere svolti da guardie giurate, come previsto dal DM 269/10, mentre fino ad oggi, i lavoratori in questione e che attualmente rischiano il posto di lavoro, non avevano tutte le qualifiche giuridiche. La situazione però è cambiata perché alcuni di loro, se non tutti, hanno già seguito dei corsi di formazione proprio per migliorare il proprio curriculum e ora hanno tutti i requisiti per svolgere il proprio lavoro”.
La protesta messa in atto dall’Ugl ha spinto Trenord ad un incontro, durante il quale Doddi ha chiesto all’azienda di tener presente la situazione in cui si trovano questi lavoratori. Un’intesa sembra sia stata trovata: alcuni di loro infatti, dovrebbero essere riassorbiti  in Sicuritalia, mentre per altri il destino lavorativo dipenderà dai fondi disponibili.
“Da parte nostra – ha spiegato ancora Doddi – continueremo a seguire la vicenda con molta attenzione e a combattere per fare in modo che questi lavoratori abbiano un futuro dato che, attualmente, possono svolgere queste mansioni. Saremo sul piede di guerra finché non avremo la certezza che potranno continuare a prestare servizio, come hanno fatto anche in precedenza”.