Ingresso Reggia di CasertaReggia di Caserta, prosegue il duello mediatico a distanza. Da una parte c’è l’’eroe’  Mauro Felicori, il direttore stakanovista, colui che vuole ‘salvare’ il Palazzo Reale dagli abusivi, dalle irregolarità, dal ‘male’. Dall’altra i sindacalisti che ancor prima della diffusione di quel ‘documento incriminato’ (sottoscritto da Ugl, Uil, Cgil e Usb il 22 febbraio scorso) hanno denunciato le carenze e i disagi che persistono da anni all’interno della struttura chiedendo, al tempo stesso, al neo direttore Felicori di avvisare, chi di competenza, se avesse voluto trattenersi in ufficio oltre gli orari di lavoro. Solo per un’organizzazione dei turni di vigilanza. Nulla di più.
“Poi è stato facile estrapolare una frase da quella missiva indirizzata al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (e allo stesso Felicori) leggerla in modo distorto e creare ‘il caso’ solo per attaccare l’anello debole del sistema: il sindacato. Come avevo già precisato il giorno dopo le dichiarazioni del premier Matteo Renzi (“Finita la pacchia, sindacati ridicoli’ ndr)  sul caso “Caserta” inviterei tutti  a leggere attentamente il documento e a trarne le giuste conclusioni. Non fatevi trascinare dalle futili e sterili polemiche del momento. Nostro unico obiettivo, come rappresentanti sindacali, è quello di denunciare i problemi che assillano i lavoratori all’interno della struttura e non di crearne altri”.
E’ sereno Carmine Egizio, rsu dell’Ugl. Questa mattina era al suo posto di lavoro, come fa da sempre da anni. E’ uno dei custodi del Palazzo. Quello è il suo mondo, la sua vita. “Per me non è cambiato nulla. Continuo a fare il mio lavoro e a svolgere la mia attività sindacale con la stessa dignità e serietà di sempre.

Carmine Egizio, rsu Ugl

Carmine Egizio, rsu Ugl

Noi rsu non abbiamo alcuna colpa. Ripeto si sta montando un caso su un fatto inesistente e, la cosa che più mi dispiace è la totale assenza di confronto con il dott. Felicori. Sin dal giorno del suo insediamento (ottobre 2015) abbiamo sempre dimostrato, noi sindacalisti, la totale apertura al dialogo, collaborare per crescere insieme e migliorare. Questa la nostra priorità.  Invece, ecco i risultati: si stravolge il senso reale di una nostra segnalazione e tutti ne approfittano per attaccare i sindacati. Poi – prosegue – per creare ancora più confusione e per ‘screditare’ i lavoratori si rispolvera il caso, definito in modo esagerato “Affittopoli” (ecco l’articolo di approfondimento: http://www.ilgiornale.it/news/politica/affittopoli-reggia-caserta-ville-nel-parco-5-euro-mese-1232995.html)”.
Egizio non vuole entrare nel dettaglio della vicenda anche perché sono in corso le indagini da parte Procura di Santa Maria Capua Vetere.
“E poi – precisa – si sta un po’ esagerando su questa storia che risale a 5 anni e che ora è stata ripresa, ripeto, forse per gettare ancor più nel caos la Reggia. Delle dodici famiglie (si tratta di ex dipendenti) che risiedono negli alloggi ‘reali’ alcuni sono stati già sfrattati, altri andranno via in tempi stretti. Quindi sembra che la situazione sia più che sotto controllo”.

Alloggi nel parco della Reggia

Alloggi nel parco della Reggia

Superando il problema degli ‘inquilini del Palazzo Reale’ Carmine Egizio si congeda a noi precisando: “Nel momento in cui la Reggia di Caserta ha acquisito una certa autonomia dalla Soprintendenza, entrando a far parte del Polo museale della Campania, i disagi sono aumentati. Da circa due anni la struttura ha convissuto con una situazione di totale abbandono. Il mio auspicio è che la Reggia di Caserta riesca a recuperare il tempo perduto e ad essere valorizzata al modo giusto. E’ un patrimonio di inestimabile valore che va tutelato”.

IL SINDACALISTA ‘SOSPESO’

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Angelo Donia, rsu Uilpa

Angelo Donia, dipendente e sindacalista Uil-Pa è uno dei sindacalisti coinvolti nella ‘vicenda Felicori’ e ‘sconfessato’ dai vertici del suo sindacato. Alla Metasociale ha dichiarato: “Non voglio gettare altra benzina sul fuoco, il momento è delicato e siamo già saturi di polemiche e incomprensioni”.  E in merito alla sua sospensione? “Al momento mi sono autosospeso..anche perché comunicazioni ufficiali in merito alla mia sospensione non sono ancora giunte. Attraverso quel documento abbiamo solo evidenziato dei disagi che riguardano i lavoratori, nessun attacco a Felicori”.

 

 

IL VERO DRAMMA: CARENZA D’ORGANICO

Passeggiando per il parco che circonda il Palazzo Reale, ultima grande realizzazione del barocco italiano, notiamo pochi turisti, almeno in questa mattinata uggiosa. Oggi più spazio a giornalisti e curiosi del ‘caso Felicori’, o a qualche giovane atleta che fa jogging dileguandosi tra le stradine interne e desolate .

Il parco del Palazzo Vanvitelli

Il parco del Palazzo Vanvitelli

La cosa che notiamo è l’assenza di dipendenti lungo i sentieri del parco. Infatti è uno dei lavoratori all’ingresso della struttura a precisare “La carenza d’organico è una delle piaghe principali qui. All’interno del parco, soprattutto, non trovi nessuno. Se qualcuno ha bisogno di chiedere delle informazioni o se, peggio ancora, si fa male a chi deve rivolgersi?”.
“Quello relativo alla carenza d’organico è un altro dramma  – precisa Egizio – Non a caso nella missiva abbiamo denunciato agli organi competenti anche la necessità di non trasferire il personale Afav verso gli uffici amministrativi. Tale azione, a nostro avviso, tenderebbe a sguarnire ancora di più l’organico del personale addetto al servizio di accoglienza e vigilanza attiva delle sale, riducendo così la tutela, la sicurezza e la stessa fruizione del Museo”.

IL BOOM DI VISITATORI

“Questo direttore continua a prendersi meriti che non ha – precisa Antonio (lo chiamiamo così per una questione di privacy) – insieme a Renzi  ( ecco l’ultima dichiarazione del Premier:“Non solo stiamo dalla parte di questo direttore, ma ricordiamo che a febbraio 2016 ha fatto più 70% di ingressi e più 105% di incasso rispetto a febbraio 2015”) parlano di aumento di visitatori.  Beh, forse avranno calcolato gli ingressi gratuiti nelle prime domeniche di ogni mese – aggiunge con un pizzico di ironia – I visitatori ci sono, per fortuna, – conclude – ma di sicuro il merito non è del dott. Felicori”.