Fabrizio Tosini, segretario generale dell’Ugl Telecomunicazioni, attraverso una lettera indirizzata ai ministri Poletti e Guidi esprime tutta la sua preoccupazione sul futuro dei call center in Italia “Bisogna confrontarsi e trovare presto delle soluzioni. In gioco c’è il futuro di centinaia di lavoratori ostacolati dal dramma delle delocalizzazioni e dalle gare al massimo ribasso”.

 

Delocalizzazione e gare al massimo ribasso, questi gli ostacoli che impoveriscono il settore dei call center e spingono nell’incertezza centinaia di lavoratori. Questo uno dei passaggi principali della missiva che Fabrizio Tosini, segretario generale dell’Ugl Telecomunicazioni, ha indirizzato a Giuliano Poletti, ministro del Lavoro, e a Federica Guidi, ministro dello Sviluppo economico affinché “si apra un serio e costruttivo tavolo di confronto per dare respiro ad un settore ostacolato dalla concorrenza ‘sleale’”.
“L’Ugl Telecomunicazioni – si legge nella lettera di Tosini – ritiene non più possibile da parte del governo ignorare questi problemi sia nell’interesse della lotta alla disoccupazione sia nei confronti del rispetto di leggi attualmente vigenti che tutelano la sicurezza nazionale e dei cittadini”.
Per il sindacalista “a compromettere il comparto sono anche problemi importanti relativi a violazioni di legge. L’art. 24 bis della legge 134/2012, relativo alle misure a sostegno della tutela dei dati personali, della sicurezza nazionale, della concorrenza e dell’occupazione nelle attività svolte da call center  si applica alle attività svolte da call center con almeno venti dipendenti, qualora un’azienda decida di spostare l’attività di call center fuori dal territorio nazionale. Quando un cittadino è destinatario di una chiamata da un call center, deve essere preliminarmente informato sul Paese estero in cui l’operatore è fisicamente collocato, regola puntualmente disattesa”.Proprio questa mattina si è insediato, presso l’assessorato regionale siciliano alle Attività produttive, il tavolo tecnico Regione-sindacati (Ugl, Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom) sulla vertenza dei lavoratori Almaviva di Palermo. Regione e sindacati hanno già cominciato a discutere alcune linee di intervento e fissato il prossimo tavolo per giovedì 25 febbraio. Intanto, dopo gli impegni assunti venerdì scorso da Prefettura e Regione, si attende la data di convocazione del tavolo nazionale. La richiesta della Prefettura di Palermo è giunta al tavolo della Presidenza del Consiglio e del Mise, ma ancora non è stata fissata una data e per i sindacati non c’è più tempo da perdere.