Si è tenuta questo pomeriggio l’ audizione del Consiglio Regionale del Lazio presso la II Commissione di sigle sindacali e di categoria che riguarda le Disposizioni sulla partecipazione alla formazione e attuazione della normativa e delle politiche dell’Unione europea e sulle attività di rilievo internazionale della Regione Lazio”.

All’ incontro per  l’ UGL LAZIO era presente Armando Valiani che ha chiarito alcuni punti del documento  consegnato nei giorni precedenti al Presidente della Commissione.

 

  • Le Osservazioni riguardavano Un nuovo impulso all’occupazione, “Ad oggi mancano strumenti che possano dare certezze ai lavoratori in una fascia di età che va dai 35 ai 60;  mancano strumenti per garantire loro un futuro dignitoso in base  agli standard europei”.

 

  • Una serie di misure  per aiutare i genitori che lavorano; “Il progetto di creazione di asili aziendali non ha mai trovato il giusto volano di sviluppo. Ad oggi, coinvolgere ed implementare strutture già presenti sui territori”.

L’obiettivo è affrontare i problemi economici e ambientali ottimizzando l’efficienza nell’uso delle risorse il trattamento dei rifiuti deve essere monitorato nelle sue tre fasi: Recupero, Trattamento, Selezione e Valorizzazione.

  • Revisione del quadro finanziario pluriennale Ad oggi sono partite molte iniziative per motivare   l’ auto imprenditorialità, solo tra qualche mese potremmo avere i primi feedback da parte degli utenti e subito dopo riuscire a formulare un’analisi, il più possibile realistica, basata anche su prospettive future.
  •  Un’Unione economica e monetaria più profonda e più equa Ormai la situazione è diventata insostenibile, se prima solo alcune regioni subivano il fenomeno del “sommerso”, ora con l’ acceleratore di una pressione fiscale ed una crisi irreversibile, questo trova terreno fertile. A tal proposito, basti pensare alla piaga del capolarato, per la quale è necessario trovare al più presto, concretamente, una soluzione efficace.
  • Impianti portuali di raccolta: A nostro  parere bisognerebbe creare nei porti una squadra di piccole imbarcazioni munite di idonee attrezzature per la  rimozione di rifiuti solidi e liquidi inquinanti che, quotidianamente, finiscono nelle acque dei nostri mari.  Ora attendiamo il documento ufficiale che dovrebbe integrare i suggerimenti che i convocati hanno evidenziato  e solo allora capiremo se la Regione intende attuare quanto proposto dagli operatori convenuti, finalizzando al meglio gli strumenti illustrati.