Sono undici i decreti attuativi che cambieranno la pubblica amministrazione. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, insieme al ministro della P.A., Marianna Madia, e al ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, ha illustrato le principali novità in conferenza stampa. Misure che per Madia, renderanno “l’Italia più semplice”, grazie alla “cittadinanza digitale”, al “taglio delle partecipate”, alla “riduzione dei tempi burocratici per gli investimenti”.
Numerosi i provvedimenti illustrati dal premier a partire dalla “rivoluzione concettuale” del nuovo codice dell’amministrazione digitale, che introduce il Pin Unico per accedere ai servizi pubblici online e il domicilio digitale. Viene confermata la scure sulle partecipate pubbliche che passeranno da “8 mila a mille” ed “entro 90 giorni” ha spiegato il sottosegretario alla P.A., Angelo Rughetti, si conoscereranno le prime liste di società da chiudere. Prevista, inoltre, la riforma dei porti e l’accorpamento del corpo forestale all’arma dei carabinieri. Tra le norme che hanno creato maggiori polemiche quella licenziamenti più ‘facili’ dei cosiddetti ‘fannulloni’: “Il licenziamento del dipendente pubblico che timbra il cartellino e se ne va – ha spiegato Renzi – non è un optional ma un obbligo. La norma è semplice: se ti becco a timbrare e andare a casa ti licenzio in 48 ore. È il dirigente che deve scegliere. Il dirigente non licenzia? E noi licenziamo il dirigente”. Alla domanda se con l’accusa di omissione di atti di ufficio, prevista nella norma che riguarda per il dirigente che non vigila sull’impiegato “fannullone”, il dirigente rischia anche il carcere, il ministro Madia ha risposto: “Intanto è previsto il licenziamento poi c’è la giustizia ed i magistrati, non mi sostituisco alla magistratura”.
Sebbene per una più approfondita valutazione l’Ugl aspetta il testo definitivo, il segretario confederale, Augusto Ghinelli ha voluto sottolineare che “se davvero l’obiettivo del governo è rendere più efficiente la Pubblica amministrazione, abbiamo la quasi assoluta certezza che l’inasprimento delle sanzioni non produrrà grandi risultati”.lavoro-computer
C’è un difetto fondamentale in questa riforma, ha spiegato Ghinelli, ovvero “l’assenza del rinnovo contrattuale, capace di conferire alla riforma stessa e ai decreti non solo e ‘semplicemente’ quella mancata retribuzione attesa da ben 6 anni dai dipendenti della pubblica amministrazione e dalle loro famiglie, ma anche una prospettiva negli anni a venire in termini di meritocrazia e di produttività a vantaggio dello Stato e anche del nostro sistema produttivo attualmente in grave sofferenza”.
Senza questa fondamentale premessa, secondo il sindacalista “qualsiasi impianto di riforma è destinato a fallire e quindi anche quella del governo guidato da Matteo Renzi, che evidentemente si sta accontentando di passare alla storia più come una specie di sceriffo dei dipendenti pubblici che come un grande riformatore”.
In conferenza stampa è stata annunciata anche l’approvazione della revisione delle classi di concorso, ovvero il riordinamento delle materie di insegnamento nella scuola primaria e secondario. Un passaggio che consente di procedere al concorso per 63.712 insegnanti. “Un grande investimento”, ha spiegato Renzi che ha aggiunto: “Speriamo che a settembre possano andare in cattedra”.
La riforma delle classi di concorso, ha sottolineato il ministro Giannini, è un provvedimento “circoscritto ma importante perché consente di accedere alla selezione di insegnanti che partirà a breve. I criteri – ha spiegato – sono semplici: semplificare, adeguare, innovare”.

Ecco nel dettaglio cosa prevedono gli undici decreti della riforma della P.A.
(fonte Adnkronos)

LICENZIAMENTI. Il decreto interviene sulla disciplina prevista per la fattispecie di illecito disciplinare denominata falsa attestazione della presenza in servizio. L’intervento, oltre a specificare tutte le condotte riconducibili alla fattispecie, prevede la sospensione obbligatoria dal servizio e dalla retribuzione in caso di illecito riscontrato in flagranza. Il provvedimento di sospensione scatterà entro 48 ore e il procedimento disciplinare dovrà concludersi entro 30 giorni. Sono previste la responsabilità per danno erariale del dipendente, con una condanna minima pari a 6 mensilità, ove la condotta illecita abbia comportato un danno di immagine all’amministrazione, e la responsabilità disciplinare del dirigente che non proceda alla sospensione e all’avvio del procedimento.

CORRUZIONE E TRASPARENZA. E’ reso strutturale il sito soldi pubblici che ha consentito nell’ultimo anno di scalare di otto posizioni il ranking mondiale sulla trasparenza. Si introduce l’obbligo di pubblicare in forma aggregata e disaggregata l’ammontare complessivo delle retribuzioni dei dirigenti della Pubblica amministrazione. Ogni singola amministrazione sarà obbligata ad indicare in modo chiaro le spese complessive e, in dettaglio, le retribuzioni dei dirigenti. Si prevede l’accesso dei cittadini a tutti i dati in possesso dell’amministrazione. L’accesso ai dati è gratuito e la richiesta andrà soddisfatta in 30 giorni.

PARTECIPATE. E’ adottato un Testo unico che si applica a società di capitali (Spa o Srl). Si prevede la drastica riduzione delle società partecipate inutili: le scatole vuote, le società inattive, le micro e quelle che non producono servizi indispensabili alla collettività. Sono introdotti interventi di moralizzazione sui compensi degli amministratori. Per il futuro sono individuati i criteri chiari sulla base dei quali sarà possibile costituire e gestire le società partecipate.

CORPO FORESTALE. Il decreto provvede all’eliminazione delle duplicazioni delle funzioni e alla gestione associata dei servizi comuni. È previsto l’assorbimento del Corpo forestale nell’Arma dei Carabinieri, con l’obiettivo di dare unitarietà e più forza anche alla funzione di controllo sul territorio valorizzando la specialità agroambientale. Si introduce in Italia il 112 europeo, un numero unico per le emergenze.

AUTORITÀ PORTUALI. Il decreto provvede alla riorganizzazione amministrativa del sistema portuale. In luogo delle attuale 24 Autorità portuali, si istituiscono 15 Autorità di sistema portuale, che avranno sede nei porti definiti core secondo la normativa europea. Sono inoltre introdotte significative norme di semplificazione fra cui lo sportello unico doganale, lo sportello unico amministrativo e lo sportello unico di controllo. Si dispone altresì un efficientamento degli organi di governo per le Autorità di sistema portuale.

DIRIGENZA SANITARIA. Il decreto istituisce presso il Ministero della salute un elenco nazionale di quanti hanno i requisiti per la nomina a direttore generale delle Aziende sanitarie italiane. L’elenco sarà stilato da una Commissione istituita presso il Ministero della salute e composta da 5 esperti che parteciperanno a titolo gratuito. Il direttore generale dovrà essere scelto all’interno di una terna individuata da una commissione regionale tra gli iscritti all’albo nazionale. Il suo operato è sottoposto a valutazione e, in caso di gravi motivi o di una gestione che presenta un disavanzo importante, entro 30 giorni dall’avvio del procedimento, la Regione provvede alla sostituzione.

SERVIZI PUBBLICI LOCALI. Al fine di garantire qualità e efficienza dei servizi per i cittadini sono previsti, tra l’altro, modalità competitive per l’affidamento, costi standard e livelli dimensionali di ambiti, almeno provinciali, di erogazione dei servizi.

CODICE DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE. Il cambiamento strutturale del rapporto tra cittadini e pubblica amministrazione è affidato a un’identità digitale, attraverso cui accedere e utilizzare i servizi erogati in rete dalle pubbliche amministrazioni, e al domicilio digitale (SPID), in collegamento con l’anagrafe della popolazione residente. SPID sarà l’identificativo con cui un cittadino si farà riconoscere dalla pubblica amministrazione, mentre il domicilio digitale sarà l’indirizzo on line al quale potrà essere raggiunto dalle pubbliche amministrazioni.

SCIA. Si potrà presentare presso un unico ufficio, anche in via telematica, un unico modulo standard e valido in tutto il paese. La pubblica amministrazione destinataria della SCIA pubblicherà sul proprio sito istituzionale il modello unificato e standardizzato e indicherà l’ufficio unico al quale dovrà recarsi l’interessato. L’eventuale richiesta al cittadino di documenti ulteriori rispetto a quelli previsti sarà considerata inadempienza sanzionabile sotto il profilo disciplinare.

CONFERENZA DEI SERVIZI. Si abbattono i tempi lunghi attivando la Conferenza semplificata, che non prevede riunioni fisiche ma solo l’invio di documenti per via telematica, e la Conferenza simultanea con riunione (anche telematica) che si svolge solo quando è strettamente necessaria. In entrambi i casi si considera acquisito l’assenso delle amministrazioni che non si sono espresse. Al massimo entro 5 mesi si avrà una risposta.

PROCEDIMENTI AMMINISTRATIVI. Accanto o in alternativa a procedure ordinarie (Conferenza dei servizi, silenzio assenso), Comuni e Regioni potranno individuare, con cadenza annuale, investimenti strategici di grande rilevanza finanziaria e forte impatto occupazionale per i quali richiedere alla Presidenza del Consiglio dei ministri una procedura accelerata. Ulteriori interventi potranno essere proposti dallo stesso Presidente del Consiglio. In entrambi i casi spetterà al Consiglio dei ministri disporre il taglio dei tempi burocratici previsti per tutte le procedure autorizzatorie cui è sottoposto un investitore per aprire l’attività.