E’ atteso in serata il Consiglio dei ministri per il varo dei decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione, a partire da quello che interviene per sanzionare gli assenteisti che in questi ultimi giorni ha scatenato diverse polemiche.
Un inasprimento di sanzioni che il segretario generale dell’Ugl, Francesco Paolo Capone, ha definito in realtà “un’arma di distrazione di massa, viste le cattive acque in cui naviga il Governo”.
Nello specifico, secondo quanto previsto dalle misure che oggi andranno al vaglio del Cdm, il dipendente pubblico che verrà colto in flagranza a falsificare la sua presenza in servizio, come chi striscia il badge e poi esce, verrà punto entro 48 ore con la sospensione dall’incarico e dalla retribuzione. Si dimezzano, passando dagli attuali 60 giorni a 30, i tempi per la conclusione del procedimento disciplinare all’esito del quale il lavoratore potrà essere licenziato. Se l’illecito non verrà denunciato, a rischiare pesanti sanzioni sarà anche il dirigente con il licenziamento. Le nuove procedure potranno scattare però solo qualora ci siano prove schiaccianti del comportamento illecito del dipendente che dovrà essere colto in flagrante o le violazioni dovranno essere state registrate da una telecamera. Nel caso in cui il dipendente abbia arrecato anche un danno d’immagine alla P.a., esso sarà chiamato anche a rispondere del danno erariale alla Corte dei Conti.
Ancora una volta, secondo Capone “a scegliere di agire sempre unilateralmente senza ascoltare le diverse professionalità che compongono e che conoscono bene i meccanismi complessi dello Stato, mettendo sul piatto della bilancia, a fronte di una mobilità senza precedenti e onerosa solo per i dipendenti e le rispettive famiglie, un risibile quanto ormai fantomatico rinnovo contrattuale”.
La norma, però, ci sarà almeno secondo quanto dichiarato dal ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, che a margine di un incontro all’Enel ha dichiarato: “Il governo farà in modo che i licenziamenti per i dipendenti della Pubblica amministrazione che timbrano e se ne vanno ci siano davvero. Clavoro-computerredo che quando una persona tradisce la fiducia dei suoi concittadini, timbrando e andandosene bisogna licenziarlo, quindi l’unica cosa è fare in modo che questo accada”. Il segretario generale dell’Ugl ha ricordato però al Governo che “gli unici furbi che si aggirano nella Pubblica amministrazione sono proprio gli esponenti dell’esecutivo, che si svincolano con la propaganda dall’obbligo morale e politico di rinnovare con risorse adeguate il ccnl. È ovvio che di fronte a lavoratori della PA che dimostrano palesemente di macchiare diritti duramente conquistati e di aggirare i corrispondenti doveri, l’Ugl non intende difendere l’indifendibile”.