di Caterina Mangia

Flessibilità, precarietà, Jobs act. Non si fa che discutere dell’urgenza di adeguare le logiche occupazionali alle leggi del libero mercato.
Peccato che queste stesse logiche siano spesso eluse dalle aziende: l’impressione è che valgano solo per i lavoratori.
Ne è un esempio il fatto che sette società operanti in Veneto e produttrici di calcestruzzo – General Beton Triveneta, SuperBeton, Mosole, Jesolo Calcestruzzi, Ilsa Pacifici Remo, F.lli De Pra e F.lli Romor – hanno realizzato due inteseSoldi finalizzate a fissare i prezzi e a spartirsi la clientela, bypassando ogni norma sulla concorrenza.
Per questo motivo l’Antitrust ha presentato delle maxi multe, per un totale di 3 milioni di euro, alle sette realtà e alla loro società di consulenza Intermodale.
La prima intesa, ha spiegato l’autorità, è stata stretta tra cinque società nel bellunese, tra il 2010 e il 2013, mentre la seconda ha avuto luogo negli anni a seguire, tra il 2013 e il 2014, con il coordinamento di tre produttori nella provincia di Venezia.
Il procedimento ha avuto origine dalle informazioni acquisite in un’istruttoria chiusa il 25 marzo 2015. Le due intese erano finalizzate, in particolare, alla ripartizione dei cantieri di fornitura del calcestruzzo e alla fissazione dei prezzi di vendita nei due mercati geografici del Veneto sopra indicati. In entrambi i casi, il coordinamento serviva al mantenimento della clientela storica di ogni concorrente in un periodo caratterizzato già dal 2008 da una contrazione significativa della domanda e da una maggiore concorrenza tra i produttori.
Le concertazioni hanno interessato i principali operatori delle aree geografiche coinvolte, rappresentativi della quasi totalità del mercato per quanto riguarda l’area di Venezia mare e di circa il 50% per quella di Belluno. Il meccanismo delle due intese, analogamente a quanto accertato nel procedimento precedente, includeva lo scambio di informazioni sulle quote storiche (pre-crisi) e informative di cantieri aperti o in apertura. Questi elementi venivano raccolti da Intermodale ed elaborati in tabulati riepilogativi, poi distribuiti e discussi nel corso di riunioni regolari, di norma settimanali, diverse per le due intese, includendo spesso anche il prezzo di riferimento della fornitura.