image“La Banca d’Italia è una istituzione molto seria che lavora per la collettività”; incalzato da Fabio Fazio con domande che lasciano col fiato sospeso come davanti ad una nuova puntata di Peppa Pig, così ha concluso la sua seconda intervista in un giorno il Governatore della Banca d’Italia, Visco.
In verità che la Banca d’Italia lavorasse davvero per la collettività era una domanda che da un po’ di tempo gli italiani cominciavano a porsela dandosi, in qualche caso, risposte negative.
Parmalat, Monte dei Paschi,ecc. non erano certo stati esempi di attenzione e dedizione alla causa Nazionale e, da ultimo, la vicenda delle quattro banche tecnicamente fallite non ha certo rafforzato i sentimenti positivi verso l’Istituto cosiddetto di “Vigilanza”.
Già, la vigilanza.
Fazio non è stato, come dicevamo, propriamente un mastino con il Governatore: gli ha rivolto domande comode, scontate, su questioni già squadernate da due settimane su ogni giornale ed editoriale senza mai replicare alle risposte di Visco che, giustamente, aveva un leggero rossore di imbarazzo sulle gote.
Della mancata vigilanza praticamente non si è parlato, dei vari conflitti di interesse emersi da vicende che hanno cambiato la vita – e tolto in un caso, la vita – a tante persone, nemmeno l’ombra: la solita melassa “faziana” che avrà fatto imbufalire gli azionisti e gli obbligazionisti di Banca Etruria e non solo.
Ma non c’è stata solo la soporifca intervista a mortificare l’occasione di dare, in diretta, qualche informazione in più agli italiani; c’è stata anche la beffa di dover assistere ad un Governatore che, come se nulla fosse o meglio, come se fosse una qualsiasi Laura Pausini (bravissima, peraltro!) che va in TV per reclamizzare un nuovo album, si è messo a fare il piazzista del suo nuovo libro
(“Perché i tempi stanno cambiando”, Il Mulino) autocitandosi sfacciatamente per ben due volte.
Forse penserà che gli italiani, riconoscenti, potranno fargli il regalo di Natale acquistandolo di corsa; mai come in questa occasione, però, torna utile un vecchio sfottò: fesso chi legge!