E’ l’Inail a diffondere il dato preoccupante: 729 i decessi registrati tra gennaio e ottobre del 2015 rispetto ai 628 dell’anno precedente. Inoltre è aumentato anche il numero dei morti in itinere: 259.  Per l’Ugl: “Le norme relative alla sicurezza sul lavoro ci sono ma vanno applicate”

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La black list degli incidenti sul lavoro in questo 2015 si allunga: cento morti in più, secondo i dati diffusi dall’Inail, rispetto al 2014.  In particolare sono 729 i decessi registrati tra gennaio e ottobre del 2015 rispetto ai 628 dell’anno precedente. Inoltre è aumentato anche il numero dei morti in itinere: 259, o meglio 54 in più rispetto allo scorso anno.
L’Inail invita alla prudenza ricordando che si tratta di dati basati sulle denunce, che ancora “sono in fase di assestamento”. Inoltre i vertici dell’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro fanno sapere che è in corso un’analisi per capire il perché dell’aumento. Intanto dai dati mensili, pubblicati sul sito web dell’Inail, è evidente l’aumento dei casi mortali tra gli over 60 (38,3 per cento).
L’occasione per tornare a parlare di morti bianche è stata l’Assemblea nazionale sull’amianto, che negli anni ha fatto, ha sottolineato il presidente dell’Inail Massimo De Felice, oltre 17 mila vittime. Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha assicurato che le verifiche diventeranno più efficienti a partire già dal prossimo anno, non appena l’Ispettorato Unico, previsto dal Jobs act, diventerà una realtà. Le attività ora dislocate tra Inps, Inail e ministero del Lavoro saranno infatti accorpate e faranno capo a un solo polo.
Tra gli ultimi casi di incidenti mortali sul lavoro ricordiamo quello del 17 novembre scorso avvenuto all’Ilva di Taranto. Un operaio di una ditta appaltatrice, la Pitrelli, ha perso la vita schiacciato da un grosso tubo mentre lavorava all’interno dello stabilimento, in particolare nell’area di agglomerazione dell’acciaieria. L’uomo, Cosimo Martucci, 49 anni di Massafra, è rimasto ucciso sul colpo. Sembra che, secondo una prima ricostruzione dell’incidente, l’imbragatura che sorreggeva la grossa tubatura abbia ceduto di colpo facendo crollare l’enorme tubo sull’operaio.
Applicare le norme relative alla sicurezza sul lavoro è necessario: la tutela della salute dei lavoratori è una priorità che non va mai sottovalutata. Per questo motivo l’attenzione dell’Ugl su questo tema resta alta.