Fincantieri ha acquisito il 66,66% del capitale di STX France dal suo attuale azionista STX Europe. L’accordo, firmato questa mattina, prevede un prezzo di acquisto per la quota oggetto dell’operazione di 79,5 milioni di euro, che Fincantieri pagherà tramite risorse finanziarie disponibili. La restante quota del 33,34% di Stx France è di proprietà dello Stato Francese con il quale Fincantieri proseguirà ora i negoziati per concludere gli accordi di governance fra i futuri azionisti di Stx France.
Si tratta, ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di “una grande operazione di politica industriale europea che darà vita ad un campione globale del settore della navalmeccanica e della cantieristica. Si dimostra una volta di più come l’industria possa e debba rivestire una funzione chiave nella costruzione del futuro dell’Europa così come è stata al cuore del progetto europeo fin dalle sue origini”.
Una firma quella di oggi che arriva nel giorno in cui Fincantieri ha riunito a Trieste l’assemblea dei soci per l’approvazione del bilancio 2016 che si è chiuso con il ritorno all’utile. Dopo l’annuncio della firma per l’acquisizione del 66,66% di Stx, in Borsa stamani Fincantieri è salita dell’1,8% a 0,89 euro.
Stx France ha circa 2 mila 600 dipendenti e una rete di oltre 500 fornitori. Nel 2016 ha generato ricavi per circa 1,4 miliardi di euro. Attraverso questa partnership industriale, Fincantieri e Stx France creeranno un leader globale in tutti i settori ad alta tecnologia della navalmeccanica.
“Con l’acquisizione di Stx France – ha detto l’amministratore delegato della Fincantieri, Giuseppe Bono – abbiamo un carico di lavoro che è di 36 mld di euro e puntiamo a raggiungere i 40 miliardi entro la fine dell’anno”.
“Siamo il primo costruttore navale europeo – ha ribadito – e dobbiamo crescere. La sfida per il futuro è spingere ancora di più sulla strada del consolidamento dell’industria europea”. Sul fronte degli obiettivi, dopo l’acquisizione di Stx al momento ci sono ordini per 37 miliardi che, auspica l’Ad, dovrebbero salire a 40 entro la fine dell’anno grazie all’impegno per le navi civili e per quelle militari con accordi a livello internazionale di prima importanza. E quanto alla navalmeccanica militare, Bono ha ricordato le acquisizioni di commesse per la costruzione di nove fregate in Australia dove Stx France ha contratti per la costruzione di sottomarini e ora si possono ipotizzare “importanti sinergie”.