Otto agosto 1956. Sessanta anni fa nella miniera di carbone di Bois du Cazier, vicina alla cittadina belga di Marcinelle, avvenne una delle più gravi tragedie minerarie della storia nella quale persero la vita 262 minatori di cui 136 italiani. L’incidente è il terzo per numero di decessi, tra gli italiani all’estero, dopo i disastri di Monongah e di Dawson.

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Oggi l’Enas Ugl ha deciso di rendere omaggio alle vittime di quel terribile incidente recandosi con una delegazione presso il luogo della tragedia ed il cimitero locale. Il Presidente dell’Enas Ugl, Stefano Cetica, insieme a Francesco Paolo Capone, segretario generale dell’Ugl, Antonio Cosentino, Direttore Generale Enas sono stati lì per ricordare, come ogni anno, ma soprattutto per rafforzare e concretizzare l’impegno sul tema della sicurezza sul lavoro. Presenti alla giornata di commemorazione  l’on. Renata Polverini,  Vice Presidente Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati di Forza Italia,  Enzo Amendola, sottosegretario agli Affari Esteri,  Pietro Grasso, Presidente del Senato, l’on. Alessio Tacconi, l’On. Matteo Dall’Osso, on. Paolo Farina e il senatore Aldo di Biagio.

Il patronato Enas Ugl da sempre in prima linea, celebra la giornata dell’8 agosto, in ricordo di quei lavoratori, delle loro famiglie e in nome di tanti, troppi, uomini e donne che in simili circostanze hanno perso ingiustamente la vita.

“Il lutto ed il dolore della nostra comunità resta vivo ed immutato nel cuore di quanti conoscono il dramma dell’emigrazione ed il peso di un lavoro duro ed insicuro. Un tema, quello della sicurezza nei luoghi di lavoro  – precisa il Presidente Cetica –  a noi caro e che, come patronato, seguiamo con grande attenzione da sempre. L’otto agosto del 1956 è una data ferma nel tempo, una tragedia indimenticabile, che abbiamo il dovere di ricordare nel rispetto delle vittime e delle loro famiglie, devastate da un dolore così profondo ed indelebile. Ogni anno, il patronato sente il dovere di celebrare quella data riflettendo su quanta strada c’è ancora da percorrere affinché le norme relative alla sicurezza nei luoghi di lavoro vengano applicate e non restino solo su carta. Tutto questo nel rispetto della vita e della dignità umana”.

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Momento della celebrazione dell’anniversario del disastro di Marcinelle.

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polverinipolverini3IL FATTO

Il disastro di Marcinelle avvenne la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Si trattò d’un incendio, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una polverini4scintilla elettrica. Erano passate le 8 quando le scintille causate dal corto circuito fecero incendiare 800 litri di olio in polvere e le strutture in legno del pozzo. L’incendio si estese alle gallerie superiori, mentre sotto, a 1.035 metri sottoterra, i minatori venivano soffocati dal fumo. Solo sette operai riuscirono a risalire. In totale si salvarono in 12.

Duecentosessantadue furono, invece, i minatori che persero la vita per le gravi ustioni riportate sul corpo e per l’inalazione di fumo e gas tossici. La maggior parte delle vittime (136 per l’esattezza)  erano italiani.  La tragedia della miniera di carbone di Marcinelle viene ricordata, infatti, come la tragedia degli italiani immigrati in Belgio nel dopoguerra. Il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei patrimoni storici dell’Unesco.