Tutto si tiene, riduzione della precarietà, occupazione giovanile e pensioni. Secondo il piano predisposto dal governo, che ha già trovato una sua prima esplicitazione nel decreto Dignità, il superamento degli squilibri del sistema previdenziale, attraverso l’adozione di Quota 100, con età anagrafica di 62 anni ed almeno 38 anni di contribuzione, dovrebbe favorire il ricambio generazionale. Ciò vale sia per il settore privato che per quello pubblico. Le uscite preventivate nel 2019 potrebbe essere circa 377mila, di cui quasi 150mila fra i dipendenti pubblici. Negli anni successivi, le uscite dovrebbero essere ancora maggiori fino ad arrivare nel 2028 a quasi 650mila. È evidente che si apre una finestra importante per immettere forza lavoro fresca, preparata ad affrontare la grande partita dell’innovazione e della digitalizzazione. Chiaramente, non è sufficiente mandare in pensione un numero più alto di persone per avere la certezza che le aziende assumano; in questo caso, però, interviene già il decreto Dignità, il quale ha esteso anche al prossimo biennio il bonus contributivo per l’occupazione di personale con meno di 35 anni di età. L’altra grande partita si gioca sul versante del reddito di cittadinanza, che sarà preceduto ed accompagnato da una profonda riorganizzazione dei centri per l’impiego. Risorse saranno immesse per rafforzare la dotazione organica, vale a dire per assumere nuovo personale in aggiunto a quanto già previsto con la legge di bilancio dell’anno in corso, come pure per migliorare l’accoglienza stessa delle persone con interventi sulle strutture. In un tale scenario, attenzione particolare verrà riposta anche alle donne, attraverso un rafforzamento delle condizioni di base per favorire l’occupazione e la conciliazione con i tempi di vita. Sempre con un occhio alle giovani generazioni, il governo prospetta un intervento sull’alternanza scuola-lavoro, con il differimento del monte ore di alternanza e con migliore definizione dei percorsi in un’ottica di qualità ed elevati standard di sicurezza.