Proprio in queste giornate infernali d’agosto, non solo per il clima ma per il tragico bilancio di morti e feriti sul lavoro, causato dai due eventi avvenuti il 6 agosto a Bologna e nel foggiano, l’Ugl si trova oggi, 8 agosto, a Marcinelle, Belgio, in occasione della “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” con la sua ormai nota iniziativa “Lavorare per Vivere” per commemorare le 262 vittime, di cui 136 italiani, che persero la vita nell’incendio in miniera, l’8 agosto del 1956. Dopo l’Italia, e per la precisione Roma e Milano, l’Ugl oltrepassa i confini nazionali per sensibilizzare le autorità europee sul fenomeno delle morti bianche. È proprio in virtù di questa ricorrenza che l’8 agosto è stata proclamata la “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”.
«Il dramma di Marcinelle, avvenuto 62 anni fa, invita a riflettere sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. Si tratta di un impegno prioritario anche in ambito europeo con il fine di contribuire al miglioramento delle condizioni lavorative», ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’Ugl, presente all’evento a Marcinelle in Rue du Cazier. «Mentre si parla di robot pronti a sostituire gli operai, si continua a morire nelle fabbriche e sui cantieri, soprattutto perché la formazione rimane, spesso, solo sulla carta e, a causa della crisi, le imprese hanno sempre meno fondi da investire in sicurezza. Anche per tale ragione, e con l’obiettivo di divulgare una maggiore cultura della sicurezza sul lavoro, l’Ugl quest’anno ha ricordato i 1029 decessi del 2017 con due manifestazioni, svoltesi a Roma e Milano, con l’installazione di altrettante sagome di cartone per commemorare le morti bianche. Oggi siamo a Marcinelle con 262 sagome bianche, in ricordo dei minatori che persero la vita, a causa di un incendio in una miniera di carbone. Investire nella prevenzione e nella sicurezza sul lavoro è un dovere civico a livello globale, che deve coinvolgere le Istituzioni, le parti sociali, le aziende e i loro dipendenti. Infatti, con la condivisione e la diffusione di best practice, si può salvare la vita ai dipendenti, soprattutto di chi svolge lavori a rischio».
«Oggi vogliamo sensibilizzare l’Europa e, in questo caso, le istituzioni belghe affinché la legislazione vigente sia rispettata e garantisca il pieno diritto alla sicurezza sul lavoro. #Lavorarepervivere è un nostro impegno, un monito che un’organizzazione sindacale come l’Ugl continuerà a diffondere all’interno della società civile e, in particolar modo, nelle aziende e tra i lavoratori».