Due ragioni per un “no” che fa rumore. L’Ugl Attività ferroviarie non ha inteso sottoscrivere il rinnovo del contratto collettivo nazionale applicato in Ntv, cosa invece fatta da Fit Cgil, Fit Cisl e Fast ferrovie. Una decisione dura che è stata presa sostanzialmente per due motivi e nonostante il tentativo dei vertici di Italo Treno di arrivare ad una maggiore equiparazione del contratto applicato in Ntv con quello delle Attività ferroviarie, così come chiesto dal sindacato. L’Ugl contesta, in primo luogo, la mancata determinazione dei tempi di applicazione. In altri termini, non è chiaro in quale modo e con quale tempistica verrà adottato a pieno regime il contratto collettivo delle Attività ferroviarie. In secondo luogo, il nuovo sistema di classificazione professionale del personale dipendente appare troppo sbilanciato verso alcune categorie di dipendenti rispetto ad altre. Saranno quindi i lavoratori a sciogliere la riserva con un referendum.