Crisi di governo scongiurata in Germania. Almeno per il momento. La cancelliera tedesca Angela Merkel e il ministro dell’Interno Horst Seehofer hanno trovato un accordo sui migranti che allontana la minaccia di dimissioni ventilata nelle scorse ore dal leader della Csu, il partito “gemello” della Cdu. L’intesa si colloca, per buona parte, nell’ambito dei risultati ottenuti al Consiglio europeo, dunque la Germania non adotterà misure unilaterali. In ogni caso l’accordo accontenta entrambi i leader politici e prevede un rafforzamento dei controlli per quanto rigarda i movimenti secondari lungo il confine con l’Austria. Si prevede l’istituzione di “centri di transito” allo scopo di impedire l’ingresso ai rifugiati che hanno già chiesto asilo in altri Paesi e che sono stati registrati altrove. Politicamente, Seehofer è riuscito a tenere il punto su una questione ritenuta cruciale, Merkel è riuscita invece a non discostarsi troppo dai punti già concordati all’ultimo vertice Ue. Intanto, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, alla luce dell’accordo Cdu-Csu, ha fatto sapere di attendere un chiarimento da parte di Berlino e di poter mettere in atto, se necessario, «misure di protezione dei nostri confini meridionali». «Con l’Italia – ha poi detto Kurz a Strasburgo, dove ha incontrato il presidente del Pe Antonio Tajani per discutere le priorità del semestre europeo a guida austriaca – abbiamo solide relazioni e noi rispettiamo la decisione delle quote in tutti i paesi membri ed in qualità di cancelliere ho sempre cercato di avere dei buoni contatti con tutti i paesi vicini, ma anche con gli altri partner dell’Ue».