Il premier spagnolo, Mariano Rajoy, è rimasto probabilmente deluso. I risultati delle elezioni per il rinnovo del Parlamento catalano – ieri erano chiamate alle urne oltre 5 milioni di persone – non gli danno un grande conforto. Il fronte indipendentista – termine che racchiude forze politiche molto diverse, che vanno dal centrodestra all’estrema sinistra – ha conquistato 70 seggi (due in più rispetto a quelli necessari per controllare il Parlamento) sui 135 disponibili.
Tuttavia gli indipendentisti non hanno ottenuto la maggioranza assoluta dei voti (già era accaduto alle elezioni del 2015), fermandosi al 47,49% delle preferenze.
Rajoy sperava sicuramente in altro, dopo aver sciolto il Parlamento per “sedare” la spinta autonomista e adesso si trova ancora a gestire una situazione molto incerta. Il motivo? Quella del deposto presidente catalano, Carles Puigdemont, è la lista che ha ottenuto il maggior numero dei voti. Tuttavia non è chiaro né chi sarà il prossimo presidente né come sarà il prossimo governo: Puigdemont si trova a Bruxelles, in Belgio, e al momento non intende di tornare in Spagna, dove deve essere giudicato per i reati di ribellione e sedizione, che prevedono condanne fino a 30 anni. Puigdemont ha commentato comunque il risultato elettorale. «La formula di Rajoy è fallita, non ci siamo fatti intimorire, abbiamo votato per l’indipendenza», ha detto, aggiungendo di essere «disponibile» ad incontrarlo «a Bruxelles o altrove».