di Caterina Mangia

Sono 12mila in meno i bambini nati nel 2016 rispetto al 2015. In confronto al 2008, mancano all’appello 100mila “fiocchi” blu e rosa sulle porte delle famiglie: in un’Italia in cui fare una famiglia e mantenerla è sempre più un’utopia, è un vero e proprio esercito quello dei “non nati” negli ultimi anni.
Ecco quanto emerge dal rapporto Istat “Natalità e fecondità della popolazione residente – Anno 2016”: osservando i dettagli del report, si nota che a non mettere al mondo figli sono principalmente le coppie italiane, che nel 2016 hanno avuto 373.075 bambini, oltre 107mila in meno in questo arco temporale.
Inoltre, se il numero medio di figli per donna scende a 1,34 rispetto all’1,46 del 2010, prendendo in esame il numero delle italiane si arriva a 1,26 rispetto all’1,34 del 2010.
Il motivo? Dato il trend demografico già in atto, sono meno le donne che hanno l’età per poter mettere al mondo eredi; quelle che possono, hanno reticenze a farlo.
Dall’inizio della crisi economica ad oggi, molte coppie non hanno soltanto deciso di non avere una famiglia numerosa, ma non hanno avuto affatto figli: la diminuzione della natalità dal 2008 ad oggi è dovuta principalmente al calo dei primi eredi, che sono passati da 283.922 ai 227.412 del 2012, con un calo del 20% rispetto ai figli successivi, che sono decresciuti del 16%.
In un Paese come il nostro in cui nuzialità e natalità sono strettamente legati, il calo delle nascite dal 2008 ad oggi è attribuibile anche alla diminuzione del numero di nozze, che hanno avuto un picco negativo nel 2014: nel 2016 i nati all’interno del matrimonio sono 132mila in meno rispetto al 2008. Si guarda con maggiore speranza al futuro, perché nel 2015 e 2016 le celebrazioni nuziali sono tornate ad aumentare, registrando un +9mila nello scorso anno.