di Annarita D’Agostino

A scuola di legalità: la Guardia di Finanza e il ministero dell’Istruzione hanno siglato oggi un importante protocollo d’intesa per l’attuazione di nuovi profili di “Collaborazione Formativa” finalizzati a formare i giovani al rispetto delle regole e dell’altro. Finalmente viene compiuto un passo fondamentale per educare le nuove generazioni e prevenire la violazione delle norme, il bullismo e la criminalità.
L’intesa, dedicata a “Educazione alla legalità e alla prevenzione dell’evasione fiscale e delle violazioni finanziarie”, è di durata triennale e rappresenta una novità nel panorama formativo ed educativo italiano: per la prima volta, infatti, una Forza di Polizia si impegna a portare avanti specifiche attività didattiche e formative in tema di alternanza scuola-lavoro, offrendo ai ragazzi coinvolti non solo un’importante occasione di crescita, ma anche la possibilità di acquisire competenze spendibili sul mercato del lavoro. Gli studenti del quarto anno delle scuole secondarie e di secondo grado potranno svolgere attività di alternanza scuola-lavoro presso gli Istituti di Formazione della Gdf, per approfondire tematiche già trattate in aula sotto il profilo teorico.
Il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha definito il Protocollo “ un tassello decisivo, dopo la firma dei protocolli con il Csm, l’Anac e l’Antimafia. “Il lavoro che svolgerà la Gdf – ha spiegato  – sarà un contributo straordinario, un Corpo che si assume una fondamentale responsabilità, quella di formare i giovani alla legalità, è un segnale di straordinaria qualità e responsabilità verso il Paese”.
Per il comandante generale della Gdf, Giorgio Toschi, “questo protocollo d’intesa consolida e rafforza i proficui rapporti di collaborazione tra la Guardia di Finanza e il ministero dell’Istruzione. “Gdf e Miur si impegnano a realizzare una serie di attività che coinvolgeranno i ragazzi sul tema della prevenzione delle diverse forme di illeciti economico-finanziari, tra cui l’evasione fiscale, le falsificazioni e le violazioni dei diritti d’autore, questo perché la percezione del disvalore delle attività illegali si deve formare già nelle coscienze dei nostri ragazzi che rappresentano il futuro del Paese”.