Lo sblocco di 2700 assunzioni tra forze dell’ordine e vigili del fuoco non basterà a colmare quel vuoto segnato da una carenza d’organico senza fine e ormai cronica. E’ sicuramente un segnale positivo la firma del decreto da parte del ministro della P.A, Marianna Madia, che apre la frontiera a nuovi ingressi ma, resta comunque un numero irrisorio di reclutamenti rispetto alle molteplici e delicate emergenze che tutte le forze di polizia sono impegnate a fronteggiare nel quotidiano. Basti come esempio il Corpo dei Vigili del Fuoco ‘obbligati’ nel contrasto alla furia degli incendi che in questi mesi stanno letteralmente devastando il nostro patrimonio naturale (per non parlare poi di tutti i rischi legati alla salute umana).
Nello specifico la circolare del ministro Madia autorizza l’assunzione di oltre 850 tra i carabinieri, 750 tra la polizia, 420 nella guardia di finanza, 400 per i vigili del fuoco e più di 300 tra la penitenziaria (il budget a regime è di circa 132 milioni di euro).
Proprio per i caschi rossi mancano all’appello 3314 unità a fronte dei 32 mila previsti e ne servirebbero almeno altri 2.000 per i compiti di lotta agli incendi ereditati quest’anno dal soppresso Corpo forestale.