L’approvazione del disegno di legge sulla partecipazione dei lavoratori in attuazione dell’articolo 46 della Costituzione, fermo ormai da oltre due anni in Commissione lavoro al Senato, per favorire una nuova stagione di relazioni industriali e la riaffermazione della centralità del tema della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro: sono questi i due punti sui quali ha insistito il segretario confederale Fiovo Bitti, nel corso della tavola rotonda che ha concluso il seminario “Age management nel lavoro 4.0”, tenutosi a Torino l’11 luglio, nell’ambito della Campagna europea 2016-2017 sugli ambienti di lavoro sani e sicuri ad ogni età. Per Bitti, “vi sono aspetti da disciplinare con legge, ad iniziare dal contrasto al fenomeno del mobbing, mentre è necessario prestare la massima attenzione alle politiche attive e alla valorizzazione delle competenze del personale dipendente e, più in generale, dei lavoratori e delle lavoratrici, in risposta ai cambiamenti intercorsi nel mondo del lavoro”. Dopo i saluti istituzionali del direttore aggiunto del Centro internazionale di formazione dell’Ilo, Giuseppe Casale, e della direttrice della direzione regionale dell’Inail Piemonte, Alessandra Lanza, la referente per le Campagne europee EU-Osha, Francesca Grosso, ha coordinato la presentazione delle relazioni di Jon Messenger (Ilo), di Marta Pinzone e di Paola Fantini (Politecnico di Milano) e di Maria Luisa Aversa (Inapp), con le quali si è richiamata l’attenzione sulla gestione del fattore età negli ambienti di lavoro, anche in prospettiva dell’attuazione dei paradigmi di Industria 4.0. La successiva tavola rotonda, coordinata da Stefano Signorini, dirigente di ricerca Inail, ha visto la partecipazione, oltre al rappresentante dell’Ugl, anche di Romolo De Camillis (Ministero del lavoro e delle politiche sociali), Maria Giuseppina Lecce (Ministero della salute), Ludovica Malaguti (Istituto superiore di sanità), Paolo Mascagni (Gruppo tecnico interregionale salute e sicurezza nei luoghi di lavoro), Roberto Rinaldi (Unione industriali Torino), Nicola Scarlatelli (Comitato di coordinamento delle Confederazioni artigiane del Piemonte) e di Marco Lupi (in rappresentanza di Cgil, Cisl e Uil). In tutti gli interventi, la valorizzazione del fattore umano ha rappresentato un denominatore comune, così come il rafforzamento degli strumenti di partecipazione dei lavoratori, cosa sostenuta dallo stesso rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.