L’aumento della popolazione europea ‘è dovuto alla migrazione netta’ . A confermarlo è l’Eurostat. Secondo l’Ufficio statistico dell’Unione europea, infatti, al primo gennaio 2017 la popolazione dell’Ue era di 511,8 milioni di abitanti (a fronte di 510,3 milioni un anno prima). Durante il 2016, l’Ue ha registrato 5,1 mln di nascite e altrettanti decessi, con un saldo neutro:  l’aumento di 1,5 mln di persone in un anno è dovuto all’immigrazione netta.

In questo contesto l’Italia ha registrato invece un calo di residenti dell’1,3 su 1000, mentre si conferma ultima in Europa per numero di nascite (tasso 7,8 per mille), con saldo negativo della popolazione di 2,3 abitanti su 1000 a fronte di 10,1 decessi.

Nessuna nota positiva, quindi, per il Belpaese: sempre l’Eurostat  registrava  8 neonati ogni 1000 residenti nel 2015. E, in quell’anno, è stata proprio la nostra  Penisola ad abbassare la media dell’Unione europea, che nel complesso aveva contato 5,1 milioni di nascite, 40mila in meno rispetto al 2014.  Tra i meno prolifici, appena prima dell’Italia, c’erano il Portogallo (8,3/1000) e la Grecia (8,5/1000).

Oggi l’Italia resta quarta (nella classifica dell’Eurostat) per la taglia della popolazione con 60,5 milioni di abitanti, pari all’11,8% della popolazione Ue.

Sul ‘podio’ restano la  Germania (82,8 mln, 16,2% del totale), la Francia (67 mln, 13,1%) e il Regno  Unito (65,8 mln, 12,9%). Il più piccolo è Malta, con 440mila abitanti  (lo 0,1% della popolazione Ue), che ha registrato un aumento rispetto  ai 434mila di inizio 2016.

Analizzando i dati pubblicati sul sito dell’Eurostat e relativi al 2014 si nota una lieve differenza: al 1° gennaio 2015 il numero di persone nate al di fuori dell’UE-28 e dimoranti in uno Stato membro dell’UE era di 34,3 milioni, mentre erano 18,5 milioni le persone nate in uno Stato membro dell’UE diverso da quello in cui risiedevano. Solo in Ungheria, Irlanda, Lussemburgo, Slovacchia e Cipro il numero di persone nate in altri Stati membri dell’UE era più alto di quello delle persone nate al di fuori dell’UE-28.  In termini assoluti, il numero più elevato di stranieri residenti nell’UE al 1° gennaio 2015 si registrava sempre  in Germania (7,5 milioni di persone), a seguire Regno Unito (5,4 milioni), Italia (5,0 milioni), Spagna (4,5 milioni) e Francia (4,4 milioni). Gli stranieri residenti in questi cinque Stati membri rappresentano complessivamente il 76 % del totale di stranieri nell’UE-28, mentre la popolazione degli stessi cinque Stati membri rappresentava  il 63 % dell’intera popolazione dell’UE-28.