“La partita per l’Ilva è appena iniziata. Siamo scesi in campo, insieme al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai lavoratori, agli amministratori locali e ai cittadini per chiedere, non a parole, un coinvolgimento nelle scelte del Governo sul futuro dell’Ilva e del suo indotto”.
Ermenegildo Rossi, segretario confederale dell’Ugl, insieme ad Antonio Spera (segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici) e a Giuseppe Carenza (segretario confederale Ugl) stanno seguendo con attenzione la vertenza Ilva. Dopo l’intesa giornata di ieri, a Bari, oggi i sindacati sono scesi in piazza a Taranto per chiedere che al più presto il ‘nodo’ Ilva venga sciolto evitando però ulteriori danni economici alla realtà pugliese.
Stanchi e preoccupati. Questo si legge sui volti dei lavoratori e delle loro famiglie. E’ ormai da tanto, troppo tempo che attendiamo risposte concrete e risolutive ai numerosi problemi che paralizzano l’azienda. E’ questo, inoltre, il giorno della scadenza per le proposte di acquisto del Gruppo ma, prima che si concretizzi qualcosa, passeranno altri mesi. I problemi sono tanti e rischiamo seriamente di essere travolti da una situazione divenuta insostenibile, sia sotto il profilo economico che sotto quello ambientale”.
“Ricordo il dramma che stanno vivendo i lavoratori dell’indotto – prosegue il sindacalista – servono soluzioni in tempi davvero stretti per sostenere il reddito di questi lavoratori, visto che (come anticipato anche da Spera) non ci sono più risorse per gli ammortizzatori sociali. La situazione è davvero drammatica ma non ci arrendiamo e la nostra battaglia da Taranto pretende un sostegno concreto da Roma”.