Qualche punto di contatto, ma anche divergenze di opinioni sui contenuti del Documento di economia e finanza. Si può sintetizzare così la posizione espressa dalle quattro confederazioni sindacali, Cgil, Cisl, Uil ed Ugl, in occasione dell’audizione parlamentare presso le Commissioni riunite di Senato e Camera. Un punto di contatto è sicuramente quello relativo alla richiesta di puntare sulle infrastrutture, materiali ed immateriali, grandi e piccole, come volano per la crescita del prodotto interno lordo e dell’occupazione. Posizioni divergenti sul fronte fiscale: se tutti sono d’accordo sulla necessità di ridare equità al fisco, sulla ricetta della flat tax soprattutto dalla Cgil arriva una bocciatura preventiva, mentre l’Ugl apre. Altro punto di convergenza fra le sigle sindacali, la forte preoccupazione sul ritardo che si sta accumulando sui fondi europei, cosa che si riflette negativamente su diversi aspetti, comprese le politiche attive del lavoro.