Nel secondo trimestre il mercato immobiliare ha registrato un miglioramento notevole sia rispetto al trimestre precedente che rispetto allo stesso periodo di un anno fa, lasciandosi sempre più alle spalle per performance negative che avevano interessato il settore negli anni più difficili della crisi economica. Secondo l’Istat, infatti, tra aprile e giugno le compravendite di unità immobiliari sono aumentate dell’1,5%, riflettendo il +1,4% che ha interessato il settore abitativo e il 2,4% del comparto economico. L’aumento congiunturale ha interessato tutte le aree del paese, ma è al Sud che si registra la variazione positiva più marcata: le compravendite di case sono aumentate del 3,2% comportando una crescita dell’indice generale del 3,3%. Rispetto allo stesso trimestre di un anno fa il progresso è stato invece del 2,7% e, al contrario del confronto congiunturale, in questo caso il contributo maggiore è arrivato dal settore residenziale, per l’Istituto nazionale di statistica indica un +2,8% a fronte del +2,5% registrato per il comparto commerciale. Il resoconto sull’andamento territoriale mostra come l’aumento maggiore abbia interessato le unità residenziali compravendute nelle regioni dell’area Nord-Ovest del Paese, dove si registra un +3,8%. Bene anche il Centro Italia con un incremento del 3,3%. In calo invece i mutui.«Nel secondo trimestre – si legge nella nota – le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (111.235) diminuiscono, rispetto al trimestre precedente, del 2,0% a livello nazionale».