Nelle ultime ore, diversi atleti hanno accusato i sintomi di infezioni intestinali
Quella di far disputare alcune gare olimpioniche nella Senna è stata una decisione che ha fatto discutere, fin da subito. I dubbi dei contrari, che temevano possibili ripercussioni sulla salute degli atleti, si sarebbero rivelati fondati: alcuni sportivi – come gli svizzeri, Simon Westermann e Adrien Brifford, e la belga, Claire Michel –, che hanno nuotato nel fiume, hanno accusato i sintomi di un’infezione intestinale. «La presenza nelle acque dei fiumi di batteri fecali, come ad esempio l’Escherichia coli, può provocare infezioni gastrointestinali nell’uomo con sintomi come diarrea e vomito. Si possono verificare poi infezioni della pelle e degli occhi per via del contatto con l’acqua contaminata, con conseguenti eruzioni cutanee e infezioni oculari», ha osservato Alessandro Miani, presidente della Sima, la Società italiana di medicina ambientale, aggiungendo che gli sforzi per rendere balneabile la Senna potrebbero non essere stati sufficienti per scongiurare i rischi per la salute degli atleti. Secondo Miani, «altro rischio importante è la leptospirosi, malattia causata da batteri presenti nell’urina degli animali come ratti e topi: i sintomi includono febbre alta, mal di testa e dolori muscolari». «Occorre poi considerare le esposizioni agli inquinanti chimici presenti nelle acque dei fiumi, come metalli pesanti, pesticidi o altre sostanze, i cui effetti nocivi sulla salute non sono immediati ma si riscontrano sul lungo termine», ha concluso il presidente della Sima.