L’analisi Confcommercio. Il 21,6% non saprebbe cosa fare di fronte al fenomeno

Fare rete. È questa la strategia suggerita da Confcommercio per contrastare un fenomeno che nei periodi di difficoltà economica trova terreno fertile: l’usura. E a confermarlo è l’ultima indagine presentata dall’associazione di categoria, realizzata in collaborazione con Format Research, secondo cui quasi un imprenditore su tre (il 27,8%) pensa che quest’anno l’usura tra le imprese del terziario sia aumentata, con un imprenditore su quattro che afferma di aver avuto notizie di episodi di usura nella propria zona di attività. C’è anche un’ampia quota di imprenditori, pari al 25,2%, che teme il rischio di esposizione al fenomeno e che risulta in crescita di 8,7 punti percentuali rispetto alla scorsa indagine, realizzata a marzo di quest’anno. Secondo il 61,4% del campione, se ci si trovassi di fronte ad un caso di usura sì dovrebbe denunciare, mentre il 21,6% ammette che non saprebbe come comportarsi. L’usura, commenta Confcommercio, «si nutre delle imprese più fragili a causa della riduzione del volume di affari, della mancanza di liquidità e della difficoltà di ottenere un finanziamento: oltre la metà delle imprese (52,8%) ha registrato una maggiore difficoltà di accesso al credito rispetto allo scorso anno e quasi il 40% ha ottenuto meno credito di quanto richiesto». «Se l’usura è un fenomeno codardo e diffuso – ha invece sottolineato il presidente dell’associazione di categoria, Carlo Sangalli -, è altrettanto vero che lo possiamo raccontare e contrastare in modo efficace attraverso la storia, i volti, la voce, il coraggio delle singole persone, delle singole famiglie, delle singole comunità che l’hanno vissuto sulla propria pelle».