«Con Londra al lavoro per una coalizione per i jet»

Prosegue il tour europeo del presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Dopo Roma, Berlino, Parigi, oggi il leader ucraino è volato nel Regno Unito, dove ha incontrato il premier britannico Rishi Sunak. Tra i due c’è grande intesa – Londra è tra i sostenitori più accesi della resistenza ucraina –, confermata dall’esito del faccia-a-faccia di oggi: al termine dell’incontro nella residenza di Chequers, la residenza di campagna ufficiale del premier, Zelensky ha annunciato che Londra e Kiev stanno lavorando ad una «coalizione per i jet». «Nel prossimo futuro sentirete alcune decisioni molto importanti, ma dobbiamo lavorarci ancora un po’», ha aggiunto, lasciando intendere che l’Ucraina potrebbe ottenere gli F16 chiesti dall’inizio del conflitto e che fino ad ora non figuravano tra le armi fornite a Kiev (un elenco che si è arricchito ulteriormente proprio in questi giorni, grazie agli incontri con i leader dei principali governi europei, con missili, droni, veicoli blindati, carri leggeri, sistemi di difesa anti-aerea). Sul campo, in attesa di una probabile controffensiva di più ampio respiro, l’esercito ucraino sta riconquistando molte zone nell’area di Bakhmut, il punto più caldo del fronte da diversi mesi: secondo il think tank statunitense, l’esercito ucraino ha liberato oltre 16 chilometri quadrati in tre giorni. Un’enormità se si considera che a Bakhmut progressi di poche centinaia di metri potevano richiedere sia ai russi che agli ucraini anche diversi giorni. Infine, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha ribadito che il piano di pace di Kiev deve «essere il punto di partenza».