A marzo variazioni positive per entrambi gli indici
Le ultime rilevazioni dell’istituto nazionale di statistica mostrano per il mese di marzo un miglioramento sia della fiducia dei consumatori, sia della fiducia delle imprese. Nel primo caso l’indice è salito a 105,1 punti dai 104 punti di febbraio, riflettendo il deciso miglioramento che ha interessato tutte le componenti dell’indice: il clima economico e quello corrente registrano gli aumenti più marcati, passando rispettivamente da 114,5 a 117,4 punti e da 97,6 a 99,5 punti. Più marginali i miglioramenti che hanno interessato il clima personale, da 100,5 a 101,0 punti, e quello futuro, da 113,4 a 113,5 punti. Guardando ancor più nel dettaglio è possibile osservare come siano migliorati sia i giudizi che le attese sulla situazione economica della propria famiglia e i giudizi e le attese sulla situazione economica dell’Italia. Bene anche i giudizi sul bilancio familiare, mentre peggiorano gli indicatori relativi al risparmio: quello sulle opportunità attuali passa da 145 punti a 140,4, quello sulle possibilità future da -10,7 a -17,1 punti. Si attenua leggermente il peggioramento delle opportunità attuali all’acquisto di beni durevoli. Per quanto riguarda invece le imprese, l’Istat segnala un aumento dell’indice di fiducia in tutti i comparti considerati dall’indagine. In questo caso miglioramenti più notevoli sono stati registrati nelle costruzioni, nel commercio e nella manifattura, con gli indici saliti rispettivamente da 157,2 a 159,1 punti, da 114,7 a 116,0 punti e da 103,0 a 104,2. Nei servizi l’aumento è stato di cinque decimi di punto, con l’indice di fiducia passato da 103,3 a 103,8.