Il presidente turco rilancia la soluzione diplomatica

Le truppe russe hanno lanciato oggi un nuovo attacco missilistico su Kharkiv, nell’Ucraina orientale, ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Ihor Terekhov, come riporta Ukrinform, anche se dalle prime informazioni non risultano vittime o feriti. Nel frattempo Kiev ha smentito che le sue forze armate abbiano bombardato il ponte Antonovsky a Kherson, nella regione annessa dalla Russia. Secondo le autorità filorusse nel presunto attacco erano rimaste uccise almeno quattro civili. Insomma, mentre sul terreno continuano gli attacchi e si combatte una guerra anche di nervi e accuse reciproche, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan – il quale ha fatto sapere che non ci sono ostacoli per estendere l’accordo sulle esportazioni di grano tra Ankara, Kiev, Mosca e l’Onu – ha oggi rilanciato la via diplomatica, manifestando ancora speranza per un possibile dialogo tra Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. «Ho visto che Putin è molto più morbido e più aperto ai negoziati con Kiev rispetto al passato. Vedremo dove può portare questo durante la diplomazia telefonica che avremo nei prossimi giorni, dopo aver ascoltato entrambi i leader», ha detto Erdgoan ai giornalisti presenti sul volo di ritorno dalla sua visita in Azerbaigian. Inoltre, ha aggiunto, «durante i colloqui telefonici di mercoledì con Zelensky, ho sentito che anche lui non è fermo sulle sue posizioni e anche lui è favorevole al superamento di questo problema. Non perdiamo la speranza. Speriamo che portando entrambi leader insieme, continueremo il percorso verso la pace». Tuttavia, dopo l’Iran, la Russia potrebbe guardare altrove. O almeno questo è il timore degli Stati Uniti, secondo il portavoce del dipartimento di Stato americano, Ned Price. Per Washington, infatti, Mosca sta «esplorando accordi con la Corea del Nord» per l’acquisto di prodotti necessari alla guerra in Ucraina.