La leader di Fratelli d’Italia lancia un invito e chiede un’accelerazione sulla formazione del prossimo governo: «Bisogna fare presto, troppe scadenze importanti»

«Concorrere tutti, pur nelle differenze, all’interesse nazionale». È l’invito lanciato dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, al lavoro, ormai da diversi giorni e lontano dai riflettori, in vista delle consultazioni. «Bisogna fare presto, ci sono troppe scadenze importanti», ha detto lasciando ieri sera il suo ufficio al quinto piano di palazzo Montecitorio, dove sta trascorrendo gran parte delle sue giornate. C’è una lista con i ministri del futuro governo da stilare, che probabilmente includerà anche alcuni tecnici (su questo punto, c’è l’apertura del coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani: «Esecutivo politico, ma se c’è qualche tecnico va bene»). D’altronde, ha precisato Ignazio La Russa a Radio Anch’io su Rai RadioUno, «un governo si qualifica “tecnico” non in base al numero dei tecnici presenti, che ci sono sempre stati, ma quando è guidato da un tecnico». Meloni ha chiesto un’accelerazione, ricordando i tanti dossier aperti, a partire dalla crisi energetica, che, secondo la leader di FdI, è «una questione europea e come tale deve essere affrontata». «Sosterremo ogni azione volta a contrastare fenomeni speculativi e ingiustificati aumenti del costo dell’energia e appoggeremo iniziativa condivisa di concreto aiuto a famiglie e imprese», ha promesso Meloni, che oggi ha incontrato il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a palazzo Montecitorio. In contemporanea si è riunito, sempre a Roma, il Consiglio federale della Lega sui nomi da proporre per i ministeri e per ribadire che i principali impegni presi con gli elettori – estensione della Flat Tax fino a 100 mila euro di fatturato e superamento della legge Fornero grazie a Quota 41 – saranno mantenuti. Una precisazione arrivata all’indomani delle dichiarazioni del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, che ha bocciato «immaginifiche flat tax e misure di prepensionamento», sostenendo che «non possiamo permettercelo». «I valori della giustizia sociale, della lotta alla corruzione, della tutela del lavoro, dell’ambiente e della biodiversità, della pace sono sotto attacco. Oggi più che mai serve il MoVimento 5 Stelle», ha scritto su Facebook il presidente del M5s, Giuseppe Conte, nell’anniversario della fondazione, ad una settimana dalle elezioni che hanno certificato un’emorragia di consensi rispetto al voto del 2018.