Inseriti, al momento, circa 175mila disoccupati. Lazio e altre regioni in ritardo

Viste le condizioni precarie in cui operano i centri per l’impiego nel nostro Paese, aver raggiunto quasi il 60% della platea indicata come obiettivo all’interno del Piano nazionale di ripresa e resilienza potrebbe essere interpretato quasi come un successo del Programma Gol – garanzia di occupabilità dei lavoratori. Rispetto all’obiettivo delle 300mila unità entro il 31 dicembre prossimo, le persone già inserite sono circa 175mila, vale a dire il 58,4% della platea. Occorre precisare un punto: l’obiettivo di 300mila unità, più o meno il 10% dei disoccupati in Italia, è posto dall’Unione europea, mentre noi, come Italia, abbiamo indicato il più ambizioso 20%, che tradotto in valori assoluti significa 600mila profilazioni. Secondo il commissario dell’Anpal, Raffaele Tangorra, l’obiettivo nazionale dovrebbe essere raggiunto nei tempi previsti. Una ventata di ottimismo che deriva, probabilmente, dal successo, almeno sotto il profilo della catalogazione, di Garanzia giovani che, di fatto, ha rappresentato un vero e proprio test sul campo della capacità dei centri per l’impiego di gestire volumi consistenti di flussi. Occorre, però, anche ricordare le enormi difficoltà che, viceversa, sono emerse con i percettori del reddito di cittadinanza. Da tempo i leader di Cgil, Cisl, Uil e Ugl si dicono preoccupati sugli effettivi risultati che si riusciranno a portare a casa con il Programma Gol.