Alla fine di luglio i resti di un cadavere furono trovati in diversi punti dell’Adigetto, un corso d’acqua che, dopo la diramazione dal fiume Adige, scorre nelle campagne vicino Rovigo. Il primo ritrovamento riguardò una gamba sinistra e avvenne intorno alle 8 della mattina del 28 luglio a Villanova del Ghebbio da parte dei tecnici del Consorzio di bonifica, i quali hanno avvertito subito i carabinieri. Nelle ore successive furono trovati altri pezzi, avvolti in sacchi neri emersi in vari tratti dalle acque del canale. La Procura di Rovigo aprì subito un fascicolo d’indagine per omicidio e occultamento di cadavere e poco tempo dopo si risalì all’identità della vittima: a inizio agosto i Carabinieri hanno accertato che i resti rinvenuti sono di Shefki Kurti, pensionato di origini albanesi, ma residente nella zona da ormai molto tempo. Fino al ritrovamento del cadavere nessuno aveva denunciato la scomparsa della vittima, ma il figlio ne aveva denunciato un allontanamento volontario dopo un litigio con la moglie. Ed è proprio su lei che si sono concentrate le indagini e oggi a donna è stata arrestata dai militari dell’Arma del comando locale con le accuse di omicidio volontario aggravato e distruzione e soppressione di cadavere.