di Francesco Paolo CaponeSegretario Generale UGL

La tappa odierna della Conferenza Programmatica Ugl Futuro al lavoro è a Mestre, nella macro area nord-orientale del Paese. Il tema, quello della sicurezza sul lavoro. Un argomento che non ci stancheremo mai di proporre, finché i dati di incidenti, malattie professionali e morti bianche in Italia rimarranno così inaccettabilmente elevati come sono oggi quello della sicurezza sul lavoro resterà, infatti, un obiettivo primario per il nostro sindacato. Proprio ieri è stata approvata dal Senato la relazione intermedia sull’attività svolta dalla Commissione parlamentare sulle condizioni di lavoro in Italia, sullo sfruttamento e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro pubblici e privati. Un’opera di approfondito monitoraggio della situazione nel Paese. Non solo per quanto concerne i contesti nei quali cronicamente, purtroppo, si registrano maggiori situazioni di insicurezza, come l’edilizia o l’agricoltura, ma anche ambiti meno scandagliati, nei quali c’è comunque sfruttamento, anche a causa della generale situazione di crisi ed incertezza economica e sociale che spinge tante persone ad accettare, a costo della propria integrità psicofisica, condizioni di lavoro inadeguate e non denunciare sfruttamento, mancanza di rispetto delle regole e persino incidenti e malattie professionali. Spesso, doverosamente, citiamo i dati relativi agli infortuni sul lavoro ed ai decessi: nel primo bimestre del 2022 gli incidenti sono già stati 121.994, con una crescita del 47,6% rispetto allo stesso periodo del 2021, le morti 114, in aumento del 9,6%. Nel documento della Commissione d’inchiesta c’è anche un altro elemento, meno drammatico, ma anch’esso importante: il danno economico causato da infortuni e malattie professionali che è stato calcolato pari a quasi 48 miliardi di euro, ovvero più del 3% del PIL. Poi l’effetto del Covid, sulla salute fisica dei lavoratori ed anche su quella psichica, con un aumento dei problemi mentali fra i cittadini italiani accertato dall’Istat. Occorre inoltre una maggiore conoscenza sul tema salute e sicurezza nei nuovi lavori legati alla digitalizzazione, dai rider che viaggiano ad ogni ora per le strade delle nostre città alle esigenze di disconnessione e di operare in ambienti salubri per i lavoratori in smart working. Insomma, di motivazioni per continuare a discutere e cercare di trovare soluzioni efficienti contro questo problema così importante ce ne sono moltissime, vecchie e nuove. Per questo oggi il focus dell’incontro di Mestre verte sulla sicurezza del lavoro – contro una precarietà che fa male – e sul lavoro, uno fra i temi principali che abbiamo scelto per la Conferenza Programmatica, sia considerando l’attenzione che l’Ugl ha sempre rivolto a questo fenomeno, sia, dati alla mano, per affrontare per tempo le problematiche che si sono create negli ultimi anni.