Il governatore Abbott contro l’amministrazione Biden

In Texas si parla di vera propria emergenza legata ai flussi migratori. Sono tra gli ottomila e i novemila gli haitiani che hanno attraversato negli ultimi giorni il Rio Grande e sono accampati sotto un ponte al confine con il Messico nel sud dello Stato, in quella che viene percepita come un’emergenza umanitaria senza precedenti. Un flusso tanto imponente, infatti, sta mettendo in difficoltà le autorità federali, che non riescono ad esaminare le richieste d’asilo in tempi ragionevoli. Le calamità naturali e l’instabilità politica hanno spinto un numero incredibili di haitiani a mettersi in viaggio verso gli Stati Uniti, nonostante gli sforzi dell’amministrazione Biden di contenere i flussi migratori avviando trattative per possibili accordi con i paesi vicini. È una situazione che di certo non aiuta il presidente, il quale aveva promesso una riforma dell’immigrazione. In più l’amministrazione è già alle prese con la sistemazione e il trasferimento di 60 mila evacuati afghani. Tutto ciò avviene mentre i sondaggi continuano a dare in calo l’indice di gradimento nei confronti dell’inquilino della Casa Bianca. Secondo le rilevazioni stavolta della Monmouth University, il 45% approva il lavoro del presidente, in calo rispetto al 54% di aprile. Intanto il governatore repubblicano del Texas, Greg Abbott, critica l’amministrazione Biden per la situazione al confine dello Stato. A detta di Abbott è infatti in completo disordine «e sta gestendo la crisi al confine tanto male quanto l’evacuazione dall’Afghanistan». «Ho ordinato al Dipartimento di pubblica sicurezza del Texas e alla Guardia nazionale del Texas – ha quindi aggiunto – di mantenere la loro presenza nei punti di ingresso per scoraggiare gli attraversamenti».